Vasca dopo vasca, chilometro dopo chilometro, bracciata dopo bracciata: il settore fondo del nuoto sardo progredisce costantemente, dopo un 2021 di grandissimo livello, guarda alla nuova stagione recentemente iniziata con grande fiducia. I suoi fiori all’occhiello sono due, entrambi giovani, entrambi cagliaritani che per cullare il proprio sogno si sono trasferiti uno negli Stati Uniti mentre l’altro a Roma. Si tratta dell’esperino Fabio Dalu e di Marcello Guidi, alfiere delle Fiamme Oro cresciuto però alla Rari Nantes Cagliari sotto l’attento sguardo di Marco Pinna.

Per Dalu, il 2021 è stato l’anno dell’exploit, ricco di soddisfazioni e di titoli italiani: si è imposto nella 2,5 km in acque libere, sugli 800 e sui 1500 in vasca lunga ai Tricolori estivi e, sempre sui 1500, si è tolto il lusso di vincere il prestigioso Trofeo Sette Colli, suggellando l’anno con due convocazioni in nazionale assoluta. Non è stato da meno Marcello Guidi che l’anno scorso ha fatto suo il bronzo a dicembre, in occasione dei Tricolori invernali assoluti in vasca corta, migliorandosi sui 1500 e conquistando un egregio decimo posto alla Coppa del Mondo in acque libere sulla 10 km ad Abu Dhabi. “Dalu e Guidi sono ormai due certezze, giovani di grande maturità che devono e possono ambire al salto di qualità a livello internazionale’’, dice il tecnico esperino Marco Cara, allenatore di Dalu. “Possono crescere ancora tanto, sia in vasca che nelle competizioni in acque libere dove lo scenario è diverso e dove saper leggere la gara e gestire le forze diventa fondamentale per emergere’’.

Ma il nuoto sardo può contare anche su altri giovani che stanno crescendo con pazienza e che possono ritagliarsi il proprio spazio. Su tutti Francesco Cabula dell’Acquasport, Claudio Soi dell’Esperia e Giovanni Marongiu della Sport Full Time Sassari: i tre Junior, il 12 febbraio a Terramaini, hanno dato vita a una sfida agguerrita ai campionati regionali di fondo sui 5000 realizzando una prova di buon livello tecnico, con la vittoria di Cabula in 57’07’’6, il secondo posto di Soi in 57’19’’1 e il terzo posto di Marongiu in 57’33’’8. “Abbiamo assistito a una bella gara con evidenti margini di miglioramento’’, prosegue Cara. “Sono ragazzi ancora molto giovani, in fase di sviluppo, che potranno dire la loro sia in vasca che in acque libere, un trampolino di lancio molto importante per chi pratica il fondo’’.

La speranza è quella di risollevare anche il settore femminile e stimolare la crescita di tanti altri atleti. “Tra le donne c’è una partecipazione nettamente minore ma sono ugualmente fiducioso’’, conclude Cara. “Ci sono ragazze che vanno forte in vasca nelle prove di resistenza come Beatrice Argiolas, Chiara Demontis  e Francesca Iannello che possono dire la loro anche in mare. Sono giovani e avranno tempo per mettersi in gioco’’. Le premesse per fare bene non mancano, la parola spetta ancora alle bracciate tra piscine e litorali in cui mostrare il proprio valore.

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