Un trampolino di lancio importante, che darà loro stimoli fondamentali per il futuro sia per ciò che concerne il loro prosieguo sportivo sia, soprattutto, per la propria crescita umana. La Sardegna torna dal “Trofeo Scacchi Scuola” andato in scena dal 7 al 10 maggio a Montesilvano, con risultati di assoluto spessore: su tutti spicca la vittoria degli alunni della 5ª C del Plesso di via Caboni della Direzione Didattica Giovanni Lilliu di Cagliari nella sezione ''scuola primaria maschile mista'' a cui si aggiunge il terzo posto dell’Infanzia Lieta, di cui i giocatori di entrambe le scuole sono seguiti dal maestro di scacchi Isacco Ibba, 41 anni.

Risultati

Da segnalare, inoltre, anche il bel terzo posto de “L’Infanzia Lieta” e il bel quinto posto  sempre della Direzione Didattica Giovanni Lilliu tra le donne per quel che concerne le scuole primarie. Ma i risultati di spessore, ottenuti dai giocatori isolani nel corso del prestigioso torneo scolastico organizzato dalla Federazione scacchistica italiana e dal MIUR, non terminano qui: infatti, per quel che riguarda le scuole superiori tra le Juniores le scacchiste dell’Istituto Tecnico Statale Attilio Deffenu di Olbia si sono laureate vice campionesse italiane. Le belle notizie non sono finite:  Giacomo Ponticelli (Direzione Didattica Giovanni Lilliu), Raffaele Murrau (Infanzia Lieta) e Agata Mannu (Istituto Comprensivo di Villaputzu e San Vito) hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento di ‘’Migliori Scacchiere’’. Un riconoscimento che per gli allievi di Isacco Ibba, maestro di scacchi di lungo corso e presidente del circolo Mosca oltre che accompagnatore degli atleti durante la manifestazione, rappresenta un punto di partenza rilevante per le prossime sfide. Proprio il maestro Isacco Ibba, una delle figure di maggior esperienza del movimento scacchistico sardo con oltre vent’anni di attività alle spalle, segue tanti dei ragazzi che hanno preso parte al Trofeo, a cui hanno partecipato 290 squadre - di cui 24 sarde – per un totale di 1485 giocatori, tra cui proprio i giovanissimi della Direzione Didattica Giovanni Lilliu, salita sul gradino più alto del podio con la squadra per la categoria ''scuola primaria maschile mista'' formata da Filippo Porcedda, Giacomo Ponticelli, Gabriele Puzzoni, Ruben Federico Cabras Sanna, Kean Reyes e Luca Tavella tutti allievi del Plesso di via Caboni. Una vittoria suggellata, inoltre, dal terzo posto della Sardegna nella classifica per regioni con 111 punti dietro al Lazio, primo con 116 punti, e alla Campania al secondo posto con 114 punti.

Il commento

Un’esperienza significativa per i giovani scacchisti che hanno potuto confrontarsi con i migliori giocatori provenienti da tutta Italia.  «Per alcuni è stata la prima volta in un contesto di questa importanza», fa presente Isacco Ibba,  «è il caso dell’Istituto Comprensivo Fernando Meloni di Domusnovas, Villamassargia e Musei che, grazie all’impegno della dirigente scolastica Marta Putzulu, sta incentivando tantissimo il gioco degli scacchi». Impegno, dedizione e tenacia: sono alcune delle caratteristiche dei giovanissimi Raffaele Murrau, Agata Mannu e Giacomo Ponticelli premiati come ‘’Migliori Scacchiere’’.  «Sono ragazzi molto giovani ma con le idee ben chiare», spiega Ibba.  «Ponticelli è un giocatore molto solido, mantiene la concentrazione e fa pochi errori: il suo punto di riferimento è il grande Tigran Petrosian. Murrau è un giocatore in grado di rimanere sempre lucido, capace di calcolare bene ogni singola mossa, Agata Mannu ha dalla sua una notevole determinazione e questo atteggiamento caparbio davanti alla scacchiera fa la differenza».

Il futuro

Sono tanti gli scacchisti da seguire in futuro, protagonisti di un movimento che cresce anno dopo anno. Tra i nomi da tenere d'occhio risalta quello della campionessa sarda Under 8 Anna Garbarino.  «Anna è giovanissima, il suo talento si è palesato sin dalla prima elementare», sottolinea Ibba.  «Dal suo modo di giocare traspare una grande determinazione, lei è una attaccante, va subito a caccia del Re. È sicuramente una giocatrice da seguire e che può togliersi belle soddisfazioni». La soddisfazione più grande, però, va oltre i riconoscimenti sportivi ma affiora le sue radici sul valore dell’amicizia.  «Gli scacchi favoriscono la socializzazione e l’inclusione», conclude Ibba.  «Non è importante che i bambini diventino agonisti, questo è un aspetto del tutto secondario; è fondamentale che traggano spunti di riflessione preziosi per la loro maturazione personale: è questo ciò che conta di più». 

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