Emerson Ramos Borges doveva giocare in questa stagione al Budoni, neopromosso in Serie D, dopo una più che positiva esperienza triennale in Serie C all'Olbia.

Invece alla fine ha prevalso il richiamo della Nuorese, appena retrocessa in Promozione, per una scelta di cuore: «Torno a casa e sono molto felice», ha detto nella prima puntata della nuova edizione del programma "L'Informatore Sportivo", condotto da Lorenzo Piras su Radiolina.

«Purtroppo negli ultimi anni alla Nuorese tante cose non sono andate per il verso giusto, l’ultima è la retrocessione in Promozione. Poi tante vicende anche extra calcio, che hanno tolto l’entusiasmo di una piazza comunque importante e blasonata per il calcio sardo. Riportarlo è sempre complicato, perché ci vuole solidità ma anche persone che diano fiducia all’ambiente e facciano le cose con criterio e la testa sopra le spalle. La nuova società ora sta cercando di fare le cose bene, prima di tutto per riportare la gente allo stadio e l’entusiasmo, per riportare i tifosi vicini alla squadra».

Il leader. Emerson, difensore classe 1980, è arrivato in Sardegna dal Brasile nel 2003 per giocare con l'Atletico Calcio in Serie D. Da lì non ha più lasciato l'Italia, arrivando fino alla Serie A col Livorno nel 2013-2014. In Sardegna ha portato la Nuorese dall'Eccellenza alla C2 con una doppia promozione di fila, nei suoi primi due campionati in verdazzurro dove ha giocato dal 2004 a gennaio 2008. Ora il grande ritorno a quindici anni di distanza. «A Olbia c’erano i presupposti per continuare, poi ognuno fa le proprie scelte ed è legittimo. Mi era stato proposto di continuare in altre vesti, come collaboratore e nel settore giovanile: li ho ringraziati, c’è stima reciproca ma volevo continuare a giocare. Mi sento ancora bene fisicamente e penso di dare ancora qualcosa in campo. Per fare l’allenatore c’è ancora tempo, per il momento ragiono ancora da calciatore e voglio portare la mia esperienza alla Nuorese».

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