È stato certamente uno dei "bottini" più esigui, appena 4 punti, quello che le squadre galluresi del campionato di Eccellenza sono riuscite a conquistare nella dodicesima giornata di ritorno. Nello stesso turno, ma nel girone di andata, la quota fu di 6 punti: in quell'occasione furono le due di sotto il "Limbara" a brillare. Il Tempio al "Manconi", si impose sul Budoni, ed è rimasta questa l'unica subita sconfitta dal team Cerbone. Il Calangianus, sempre per 1-0, fece bottino pieno a Monastir.

Il minimo di punti della stagione in corso risale all'avvio di stagione, quarto turno, che fece segnare 3 soli punti all'attivo: a conquistarli fu la capolista Budoni, le altre invece caddero tutte. In compenso la stagione 2024-2025 ha regalato 2 en plein, esattamente all'undicesima di andata e alla sesta di ritorno: Budoni, Tempio, Calangianus e San Teodoro Porto Rotondo, in quelle date, si dettero trionfalmente la mano.

Tornando al turno appena disputato ci si ritrova dinanzi a stati d'animo assai differenti, e nel caso delle due rappresentanti costiere della Gallura su fronti diametralmente opposti: gioia e preoccupazione.

Del primo è circondata l'incontrastata "Regina della serie A Sarda", il Budoni che con la vittoria sul Tempio (siamo di fronte al quattordicesimo successo di fila tra le mura amiche), conta le "ore" che la dividono dall'aritmetica certezza del riapprodo in Serie D. Si è complicata invece, dopo la sconfitta 6-4 a Ossi, la situazione del San Teodoro Porto Rotondo, caduto mani e piedi nella trappola playout. Una situazione questa, a tre partite dal termine, che richiede massima attenzione, ma che non può e non deve tramutarsi in disperazione: il calendario prevede due gare da disputare in casa, già domenica contro il Li Punti e poi l'ultima col Calangianus; nel mezzo un autentica sfida da "mors tua vita mea" da disputarsi in quel di Alghero.

Capitolo Calangianus: 39 punti con tanto di ottimo settimo posto stanno ad indicare che il traguardo salvezza è stato centrato con anticipo. Nonostante ciò le fatiche e la concentrazione non possono essere accantonate, così come non lo sono state in occasione dell'incontro col Monastir. Non ci sono in palio punti ma l'onore della centoventenne società giallorossa, tra le più antiche, gloriose e blasonate della Sardegna. Il discorso sul Tempio si snoda tra delusione e qualche rimpianto, ma deve in questa fase finale, che si spera si possa allungare il più possibile, far spazio ad una grande forza morale e a un rinnovato impegno ed entusiasmo: centrare gli obiettivi è ancora possibile.                                                                                      

© Riproduzione riservata