Eccellenza, nei derby di Gallura sorridono Budoni e Tempio
Il punto della situazione dopo le due sfide incrociatePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dopo l'en plein del turno precedente che aveva fruttato alle quattro galluresi dell'Eccellenza ben 12 punti (seconda volta in questa stagione), in quello disputato ieri il bottino si è dimezzato. Questo perché, trattandosi di scontri diretti, vale a dire derby, 6 punti era la massima quota raggiungibile.
Nelle due “stragalluresi”, mare montagna e viceversa, a prevalere sono state il Budoni e il Tempio, che attualmente sono posizionate al primo e secondo posto, rispettivamente con 55 e 48 punti.
Nel match tra Budoni e Calangianus, quando sembrava che la partita fosse destinata a concludersi con il risultato ad occhiali, e senza recriminazioni di sorta, in piena zona “post Cesarini” è arrivata la zampata vincente dell'ex Samuele Spano. Certamente una punizione eccessiva per il Calangianus: non tanto nella sostanza, quanto nella forma. Nella mente degli sportivi giallorossi sono infatti riaffiorati i ricordi della partita di andata, in quanto anche in quell'occasione gli uomini di Cerbone si erano portati via dal “Signora Chiara” i 3 punti, premio ben oltre i loro meriti.
La considerazione finale porta a dire che in questa stagione i “cugini di mare” possono contare in modo incondizionato, oltre che su un potenziale di indiscusso valore che si accompagna ad un grande cinismo, anche su una buona dose di fortuna.
Passanndo all’altro derby, il Tempio ha vinto contro il San Teodoro Porto Rotondo, rischiando di ottenere, come recita un vecchio detto gallurese, con un colpo tre pezzi.
Il "colpo" è rappresentato dalla vittoria, i tre "pezzi" sono invece l'aver incrementato il vantaggio sul quarto posto dell'Ossese di 8 punti; aver superato il Monastir insediandosi al secondo posto (situazione in bilico che verrà confermata o muterà a seconda dell'esito del recupero tra Barisardo e Monastir); accarezzato fino al 90esimo il sogno, poi dissoltosi al gol di Spano nell’altro derby, di portarsi a - 5 dai primi della classe.
Sul San Teodoro Porto Rotondo sconfitto a Tempio si deve sottolineare che l'impegno non ha certo fatto difetto a Muzzu e compagni, ma oltre all'indiscutibile valore dell'avversario, ha avuto un grosso peso la poca abitudine a calcare il terreno di gioco del "Nino Manconi", rimasto tra i pochi in erba naturale.
