Eccellenza, le squadre galluresi fanno l’exploit: 4 vittorie su 4
Per Budoni, Tempio, Calangianus e San Teodoro Porto Rotondo solo vittorie nell’ultima giornataPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Era il classico sogno nel cassetto per gli sportivi galluresi, nel campionato in corso ma già da quello precedente: poter festeggiare, in contemporanea, le vittorie delle loro rappresentanti. Sabato scorso per Budoni, Tempio, Calangianus e San Teodoro Porto Rotondo il sogno si è avverato. Un fragoroso en plein ha squarciato il cielo della Gallura, da sotto il "Limbara" fin alle coste orientali.
I benefici si sono fatti sentire subito: l'undici di Raffaele Cerbone viaggia a braccetto, in testa, assieme al Monastir. Quello di Giorico staziona in zona playoff, assieme a quello di Marini. Anche i Teodorotondini di Malu hanno di che gioire, oltretutto perché erano reduci dalla sonora sconfitta di Monastir, e va da sé che con i tre punti conquistati a spese del Carbonia traggano grandi benefici sia per il morale sia per la classifica, dove attualmente risultano anche fuori dalla bagarre salvezza.
Passando ai singoli incontri, partendo dal Calangianus, va evidenziato l'apporto che sin da inizio stagione – ma in particolare nelle ultime tre partite – ha dato il centrocampista Stefano Demurtas: contro la sua ex squadra, il Tempio, ha confezionato un assist al bacio per Kassama, che ha fruttato la vittoria. Così come ha servito col contagiri il pallone che poi Dombrovoschi ha tramutato in rete per il successo dell'altro ieri contro la Nuorese, altra squadra in cui ha militato la scorsa stagione. A questo punto gli si può anche perdonare l'errore dal dischetto in quel di Ghilarza, di cui nella sua carriera ha indossato la maglia.
Passiamo al Tempio: il successo ottenuto a Cagliari contro la Ferrini è stato importantissimo e porta la firma di due tra i giocatori più giovani della rosa, vale a dire Bulla e Zirolia. Aprendo una parentesi anagrafica, emerge che sommando l'età dei due si ottiene quota 41. E, sfogliando le distinte, ritroviamo dei calciatori che hanno più della somma dei loro anni che calcano ancora con grande profitto e passione i campi dell'Eccellenza. Parliamo per esempio di Emerson, visto recentemente all'opera con la Nuorese, che corre e lotta a dispetto dei suoi 44 anni come un ventenne. E ancora Roberto Mele, che di primavere sulle spalle ne ha 42, ma oltre che "anima" del Taloro ne è anche, spesso e volentieri, il goleador. Beata giovinezza verrebbe da dire, ma un grande plauso agli "anta".
Nel chiudere la parentesi sul Tempio va rimarcato che domenica affronteranno al "Manconi" il Budoni: appare scontato che i "galletti" dovranno scendere in campo per ottenere il massimo, poiché solo la vittoria potrebbe dare nuovo vigore per il proseguo della stagione. Nel parlare del Budoni si rischia di essere ripetitivi: è palese che si è di fronte a una squadra costruita per vincere. Anche i numeri lo dicono: è in testa in coabitazione con l'altra corazzata Monastir, sia l'una sia l'altra sono tuttora imbattute. Al pari di Angheleddu, anche Cerbone ha a disposizione una rosa ampia e selezionata, e pur senza voler scoraggiare nessuno appare evidente che la lotta per salire direttamente in Serie D sia riservata a loro due.
Sorprende in positivo la reazione del San Teodoro dopo Monastir: la compattezza di squadra e la fiducia nel tecnico, con l'aggiunta di un innesto di esperienza qual è Gallo, hanno portato a un’immediata reazione che ha prodotto subito frutti. In chiusura, per la giornata dedicata alle donne, vogliamo mettere in risalto il comportamento verso una di esse di cui siamo stati testimoni lo scorso sabato al "Signora Chiara". Il teatro un campo di calcio, a dirigere una donna: il comportamento degli uomini in campo, sugli spalti e nel dopo gara esemplare, finanche cavalleresco. Un esempio da seguire anche nei rapporti di tutti i giorni.