Il capolavoro di Patrick Cappai. Il pugile di Quartu Sant’Elena è il nuovo campione del mondo Youth dei pesi piuma: nella notte, a Cagliari, si prende la cintura Wbc, la sigla più prestigiosa nel mondo della boxe. Non è bastato al nicaraguense Darwing Martinez (arrivato all’ultimo momento dopo il forfait del primo sfidante designato dalla Wbc francese Jeremy Bernardin che è stato arrestato mentre era all’aeroporto di Parigi e cercava di raggiungere la Sardegna) un avvio velocissimo. Ha finito il match appoggiato sulle corde, stanco, quasi contando gli istanti che mancavano alla fine dell’ottavo e ultimo round (dovevano essere dieci ma la WBC ha deciso per 8 perché il nicaraguense è stato “chiamato” appena 36 ore prima del match). Ha finito in piedi il nicaraguense, ma i giudici non gli hanno dato scampo. Cappai vince con verdetto unanime.

«Il match è andato come pensavamo, c’è stato un momento in cui ho preso due colpi, per fortuna non forti, e per questo sono stato subito richiamato all’angolo, ma sono riuscito a controllare bene tutto l’incontro. Sono felicissimo – dice il quartese – Questo è solo un punto di partenza».

L’INCONTRO - Sul ring del PalaPirastu di Cagliari, l’allievo di papà Fabrizio conferma la sua straordinaria tecnica e impressiona i tanti appassionati arrivati a sostenerlo per una grande personalità. Cappai, impostato in guardia destra, parte bene con il jab sinistro. Martinez sembra comunque sicuro e potente. Sono sensazioni ereditate solo dai primi scambi. Nel terzo round la prima fiammata, con un sinistro di Cappai che scuote il nicaraguense il quale, messo sul chi va là, spende i round successivi a cercare “il corpo a corpo”.

Una strategia che non serve: per lui altri sbandamenti in tutti i round, merito di una boxe di Cappai, elegantissima e precisa, fatta di pugni veloci e precisi, che non dà scampo. Martinez mostra cenni di riscossa nell’ultima ripresa, ma la grandezza del nuovo campione del mondo WBC Youth è immensa. Lo certifica, oltre il verdetto, anche quell’abbraccio finale con papà Fabrizio in lacrime (di gioia).

SOTTOCLOU - Belli anche i sottoclou. Da citare l’ennesima convincente prestazione di Nicola Mancosu (allenato da Omar Loi) e di Stefano Lai (guidato dal bravissimo Paolo Carta, il maestro che da tanti anni insegna la boxe alla Ap Sardegna e costruisce campioni). Velocissimo il match di Simone Pippia: il supermedio di Oristano impiega appena una ripresa per prendere le misure al paraguaiano Enrique Caceres, poi 30 secondi dopo l’inizio della seconda infila un diretto destro potente e preciso che manda ko l’avversario.

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