Olbia in Serie D: ora è ufficiale. Il 2-2 strappato al Pontedera nell’ultima trasferta della stagione non serve ai bianchi a scongiurare la retrocessione diretta a una giornata dalla fine del campionato di Serie C.

Il gap di 5 punti dalla Fermana penultima della classe è incolmabile, così dopo 8 anni consecutivi i galluresi salutano il professionismo. Almeno sul campo: la nuova proprietà targata SwissPro non fa mistero di voler presentare la domanda di riammissione, ma anche la strada del ripescaggio potrebbe essere percorribile. Comunque sia, se ne riparlerà più avanti.

Intanto, l’Olbia deve provare a chiudere il torneo a testa alta, cercando di fare domenica in casa contro la Spal, già matematicamente salva, punti utili per l’eventuale graduatoria dei club richiedenti il ripescaggio. Ripartire dalla prestazione offerta oggi al “Mannucci” di Pontedera sarebbe auspicabile. Tempo 5’, i bianchi trovano il vantaggio con Fabbri da calcio d’angolo battuto da Catania, il migliore dei suoi: peccato che al 21’ il talento scuola Cagliari Delpupo sigli il pari per la formazione locale, allenata dall’ex Max Canzi.

A ridosso dell’intervallo la squadra di Oberdan Biagioni subisce l’1-2, punita dal tiro cross di Ambrosini, aiutato dal palo, ma nella ripresa dopo 7’ Catania pareggia i conti, regalandosi la prima marcatura in maglia bianca. L’Olbia preme alla ricerca della vittoria, gli avversari, già certi dei playoff ma determinati a migliorare la propria posizione nella griglia, non sono da meno, e il 2-2 è sacrosanto. Ora, l’ultimo atto contro la Spal. Che l’Olbia dovrà sfruttare per provare a congedarsi al meglio dal proprio pubblico.

© Riproduzione riservata