Dopo la miracolosa salvezza in Eccellenza, dopo i mille problemi legati alla indisponibilità di un campo tutto suo, il Sant’Elena non demorde e inizia a prendere forma in vista del prossimo campionato di Eccellenza, il 21esimo nella massima categoria regionale. Ora la società biancoverde, dopo aver confermato il tecnico Marco Piras, scommette sulla linea verde.  

Piras, è ancora fresca l’ultima impresa? 

«Assolutamente. Ringrazio il Sant’Elena per aver creduto in me ed avermi dato la possibilità di allenare nonostante dovessi scontare sette giornate di squalifica, poi diventate otto. Questa fase, trascorsa fuori dal campo, è stata davvero dura. Non potevo dare indicazioni dagli spalti e neppure entrare negli spogliatoi nell’intervallo». 

Proprio per questo aveva anche rassegnato le dimissioni? 

«Sì ma respinte dalla società. Stava diventando una situazione insostenibile. Terminata la squalifica, potendo stare in panchina, è stata sicuramente un’altra cosa. Siamo riusciti a vincere lo spareggio con la Nuorese per il quartultimo posto e anche il playout con Lanusei. Una stagione, per fortuna, alla fine risultata positiva. Ma l’organico valeva molto di più». 

L’obiettivo per la prossima stagione? 

«Certamente soffrire meno. Ma il prossimo torneo sarà ancora più duro. Ci sono tante squadre che si stanno muovendo bene sul mercato. Tra queste Tempio, Calangianus, Ilvamaddalena, Ferrini, Ossese, Iglesias e Taloro». 

Voi avete già chiuso quattro operazioni. 

«Sono arrivati Fortuna, Pinna, Fadda e Floris. Giocatori che conosco bene avendoli già allenati. Ci sono altre trattative in corso considerato che sono andati via dieci giocatori. Il direttore sportivo Stefano Melis, ex giocatore del Muravera e che probabilmente ricoprirà il ruolo di vice presidente, persona eccezionale e intenditore di calcio, mi sta dando una grossa mano». 

Non resterà il bomber Mauro Ragatzu? 

«Insieme alla società abbiamo deciso di ringiovanire l’organico. A fare da chioccia ai tanti giovani ci saranno Fortuna, Vignati, Pinna e Caboni».  

Resta il problema del campo. 

«Una situazione grave che si ripercuote sul budget. Le spese d’affitto incidono tantissimo. Giocheremo la domenica a Mulinu Becciu. Mentre durante la settimana ci divideremo tra Mulinu Becciu e il campo del Vecchio Borgo Sant’Elia. La preparazione, che partirà il primo agosto, a Maracalagonis».  

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