Giovani boxeur in luce nel confronto Italia-Belgio, la manifestazione di pugilato all’insegna delle celebrazioni in onore del decennale dalla morte di Alberto Mura, ispettore di Polizia e maestro di boxe scomparso nel 2012 a 54 anni. Classe e stile nella sfida internazionale che ha visto vincere gli azzurri per 5-3 nell’impresa da otto match, tre riprese per tre minuti ciascuna, andata in scena al PalaMura di Porto Torres.

L’ultima serata di una tre giorni dedicata alla figura inconfondibile di uno sportivo e appassionato di pugilato, ricordato dagli amici e colleghi. «Alberto aveva la capacità di farci sentire delle star, ogni volta che avevamo l’opportunità di partecipare alle sue grandi manifestazioni di boxe, eventi che non erano soltanto sportivi ma anche di grande spettacolo», ha detto Roberto Cammarelle, leggenda della boxe italiana, oro olimpico dei supermassimi e campione del mondo. L’organizzazione tutta del Boxing club Alberto Mura ha visto salire sul ring pugili, dotati di capacità fisica e tecnica, per un match spettacolo presentato dallo speaker Angelo Di Fraia. All’angolo blu Roberto Cammarelle, oggi direttore tecnico della squadra di pugilato delle Fiamme Oro, e dall’altra parte, all’angolo rosso, mister Raffaele Bergamasco, ex tecnico degli azzurri e attualmente allenatore della nazionale Belga di pugilato. Il primo match al femminile (elite 60 kg) ha visto l’ottima prestazione di Sophia Mazzoni che si è imposta ai punti sull’avversaria belga Renate Monard. Il secondo incontro lo conquista la squadra ospite grazie alla promessa del pugilato nella sua nazione, Adam Bensaadoun contro Marco Pace (youth 58 kg), nella terza sfida arriva il vantaggio dell’Italia con Gabriele Fabrizio che, tecnica da manuale e colpi incisivi, ha la meglio sul belga Yassine Bouchentouf (youth 60 kg).

Il terzo punto a favore degli azzurri, si registra nell’incontro tra l’italiano Danilo Mosconi e l’avversario ospite Bilal El Amrite, mentre per Danilo Mosconi si chiude l’incontro al 2’ della seconda ripresa per intervento medico, con assegnazione della vittoria ad Azzedine Mehdaoui (elite 61kg). Si affaccia alla vetrina internazionale Michele Chessa che supera la sfida contro Oussama Chekki (elite 73kg).

Il compagno di squadra, invece, Oussama Berkouat si aggiudica l’incontro su Fabio Loretti (elite 77kg), e infine Mattia Facchini fa la differenza con il belga Idris Leganese (elite 89kg) e si porta a casa il quinto match di una vittoria azzurra. 

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