Ha sempre segnato valanghe di gol e continua a farlo anche a un mese dai 42 anni.

Marco Nieddu in carriera è a quota 421, di cui 24 in questa stagione con la Baunese, e non intende fermarsi: «Noi “vecchietti” con un po’ di esperienza ci stiamo facendo valere ancora», il suo commento sul Girone A di Prima Categoria, dove ieri Manrico Porceddu del Calcio Pirri (capolista a +3 proprio sulla Baunese) ha tagliato il traguardo dei 400 gol, durante “L’Informatore Sportivo” su Radiolina. Nieddu dà uno sguardo alle sarde in C e D: «Seguo sempre la COS, essendo legato a gran parte della società dai tempi di Muravera. Le altre sarde hanno le carte in regola per potersi salvare e l’Arzachena di fare i playoff. Non sarà facile, perché le avversarie sono attrezzate. In Sardegna è difficile costruire una squadra forte, ci vogliono investimenti da fare e giocatori da trovare non solo nell’Isola. Olbia e Torres le vedo purtroppo in difficoltà e dovranno giocarsela fino all’ultima per la salvezza. Ragatzu è fuori categoria, avrebbe fatto comodo anche al Cagliari in B».

Dall’attaccante classe ‘81, grande ex del Tortolì anche un giudizio su una delle principali rivali sfidate in carriera, il Lanusei: «Mi dispiace tanto per Mario Masia che ho avuto un anno e mezzo ad Arzana, è un ottimo allenatore e una bravissima persona. C’è solo da fare un applauso al Lanusei per quello che ha fatto in questi anni come società, anche se ora è in un momento difficile».

Il ricordo. Marco Nappi è da un anno e mezzo in Sardegna, con ottimi risultati alla guida dell’Arzachena ora a -1 dai playoff.

In carriera nell’Isola non ha mai giocato, ma è legatissimo a un pezzo di storia del Cagliari come Bruno Giorgi: «Oltre a essere stato un grande allenatore era una persona fantastica, lo ricorderò per sempre. Mi ha fatto fare l’esordio sia in Serie A sia in Coppa UEFA. Il Cagliari mi portava bene, ho spesso segnato in carriera con varie maglie». Parlando dell’Arzachena attuale, l’obiettivo di Nappi è chiaramente conquistare i playoff per la seconda stagione di fila: «All’inizio mi ero spinto un po’ più avanti, poi abbiamo avuto due mesi con problemi di infortuni fra gli attaccanti, Loi e Sartor Camiña. Però abbiamo continuato a lottare coi giocatori che avevamo. Abbiamo sette partite rimaste, ci sono tanti punti e ho detto ai miei ragazzi di pensare a giocare a calcio facendo i conti solo alla fine». Ora c’è la Casertana: «Viene da sette vittorie consecutive, è stata costruita per vincere il campionato ma speriamo di portare a casa il risultato pieno».

Nella scorsa stagione l’Arzachena perse ai playoff in D contro la Torres di Alfonso Greco, esonerato qualche mese fa senza che la situazione cambiasse. Nappi è solidale col collega: «Stava facendo bene, era fuori dalla zona calda e ha fatto delle buone vittorie in trasferta. Purtroppo nel calcio non si aspetta, potevano anche andare avanti con lui: è una piazza importantissima, molto esigente, ma a Greco avrei dato tempo in più».

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