A tre anni dai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 evento anche a Quartu Sant'Elena per coinvolgere gli studenti delle scuole attraverso i valori dello sport. Ieri, all’Istituto Comprensivo statale n. 1 “Porcu-Satta”, si è svolta la terza tappa a livello nazionale del progetto “Milano Cortina 2026 nelle scuole - I Giochi Invernali per le nuove generazioni”, dopo quelle di Bari e Trento: gli studenti hanno potuto incontrare atleti olimpionici di successo, nel ciclo di giornate educative organizzate col CONI che puntano a promuovere i valori dello sport e il percorso in vista dei Giochi. L’evento fa parte del Programma Education GEN26, un progetto formativo voluto dal Comitato Organizzatore che prevede diverse proposte per le scuole (e non solo) per condividere con ragazze e ragazzi il cammino verso i prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano Cortina 2026. Previste, inoltre, attività per oltre cento studenti di partecipazione ai Giochi: programma dei volontari, PCTO, stage ed education programme.

L’evento. A Quartu hanno partecipato, in rappresentanza del team della Fondazione Milano Cortina 2026, l’ex nuotatore Damiano Lestingi, componente del Comitato Organizzatore, e l’Education Coordinator Arianna Pucci. Inoltre, sono intervenuti il presidente del CONI Sardegna Bruno Perra, l’Assessore allo Sport del comune di Quartu Sant’Elena Cinzia Carta, il Commissario del Comitato Italiano Paralimpico Simone Carrucciu e, come rappresentanti dell’Istituto Comprensivo n. 1 “Porcu-Satta”, il Direttore Didattico Vincenzo Pisano e il Coordinatore Scolastico Ignazio Mulas. «Questo progetto segna un ulteriore passaggio nel percorso di sviluppo del nostro Education Programme», commenta Diana Bianchedi, Chief of Strategic Planning and Legacy di Milano Cortina 2026. «“Milano Cortina 2026 nelle scuole” è un’occasione di coinvolgimento attivo delle nuove generazioni e di contatto diretto con il mondo Olimpico e Paralimpico raccontato attraverso le esperienze degli sportivi, ma anche di chi vive dall’interno la macchina organizzativa dei Giochi e la sua straordinaria complessità».

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