"Mio padre non ha molestato mia sorella".

Moses, figlio adottivo di Woody Allen e dell'attrice Mia Farrow, scagiona il regista americano dalle accuse mosse da sua sorella Dylan, che dal 1992 sostiene di essere stata abusata sessualmente dall'artista.

Lo ha rivelato in un'intervista contenuta nel libro "Start to Finish: Woody Allen and the Art of Moviemaking".

Il 36enne Moses accusa invece la madre adottiva di essere stata violenta con lui e con la sorella e di averli plagiati: "Ora che non vivo più nel terrore delle sue reazioni, posso dire come lei ci ha fatto il lavaggio del cervello. È ovvio che Woody non ha molestato Dylan. Lei gli voleva bene e non vedeva l'ora di vederlo. Non si è mai nascosta da lui finché nostra madre non gli ha creato intorno un'atmosfera di paura e di odio".

Le indagini riguardo agli abusi non hanno riscontrato alcuna prova delle presunte violenze sessuali e lo stesso Allen si è sempre dichiarato innocente.

Intanto non si è fatta attendere la reazione di Mia Farrow alle parole del figlio adottivo: "Spezza il cuore ed è sconcertante che Moses dica questo magari per compiacere Woody. Tutti noi lo amiamo e sentiamo la sua mancanza. Moses ha tagliato ogni rapporto con la sua famiglia, compresa la sua ex moglie che attendeva un bambino quando lui se ne è andato".

La storia d'amore tra Allen e Farrow si è conclusa venticinque anni fa, dopo che il regista di "Io e Annie" e "Manhattan" ha iniziato una relazione con la coreana Soon-Yi, figlia adottiva dell'attrice e del direttore d'orchestra André Previn.

(Redazione Online/F)
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