La voce straordinaria di Vittorio Grigolo incanta la Scala: un autentico tripudio con standing ovation e lunghi applausi, ieri sera al teatro milanese, per il tenore finito al centro dello scandalo molestie nel mondo della Lirica dopo le accuse di palpeggiamento ai danni di una cantante.

La sua splendida interpretazione di Nemorino nell'Elisir d'Amore di Gaetano Donizetti ha raccolto fragorosi consensi dal pubblico milanese. Che all'aria "Una Furtiva Lagrima" ha addirittura richiesto il bis.

Un'importante iniezione di fiducia, dunque, per il tenore aretino, che può a tutti gli effetti essere considerato fra i più grandi interpreti della Lirica sulla scena mondiale.

Grigolo, che ha debuttato sul palco a soli 13 anni nel ruolo del pastorello in Tosca al Teatro dell'Opera di Roma, a fianco di Luciano Pavarotti, è stato a 23 anni il più giovane tenore nella storia italiana a cantare al Teatro alla Scala per il concerto di apertura dell'anno Verdiano, con la direzione del maestro Riccardo Muti.

Oltre all'opera, coltiva da tempo la passione per la musica pop portando avanti un formato sperimentato già da Pavarotti: nel 2015 ha cantato con Brian May per una serata di gala all'Arena di Verona. L'anno dopo si è esibito con Sting, Bruce Springsteen e James Taylor alla Carnegie Hall.

(Unioneonline/v.l.)
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