Brutta avventura negli Usa per il gruppo musicale dei Soviet Soviet. La band pesarese è stata bloccata all'aeroporto di Seattle e rimpatriata in Italia.

Il trio era partito per gli States per svolgere un mini-tour di sette date, in quattro città, Seattle, Long Beach, Los Angeles, Austin.

Un viaggio per promuovere il quarto disco, "Endless", pubblicato alla fine del 2016, che però è stato fermato alla prima tappa.

Giunti all'aeroporto di Seattle, i ragazzi sono stati stoppati al controllo passaporti. Separati e interrogati per quattro ore sono stati infine rinchiusi in cella per una notte intera, prima di essere rimessi dagli agenti su un aereo diretto in Italia.

Secondo alcune informazioni il problema sarebbe stato la mancanza dei documenti necessari (un visto di lavoro) dal momento che l'entrata di due concerti del tour era a pagamento.

"Siamo stati trattati come dei criminali, come dei clandestini", denunciano i Soviet Soviet in un post su Facebook.

"Ci hanno dichiarato immigrati clandestini anche se la nostra intenzione non era quella di trovare lavoro sul suolo americano né tantomeno quello di non tornare in Italia", continua il messaggio.

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