Dopo aver accolto a malincuore il posticipo al 2026, i fan che attendono l’uscita di “The Batman 2” han dovuto subire un ulteriore contraccolpo con l’ennesimo slittamento di data fissata ora al 2027. Il ciclo delle avventure sull’uomo pipistrello cominciato da Matt Reeves nel 2022 e con protagonista Robert Pattinson, ha subito convinto il pubblico di appassionati e la stampa specializzata con la scelta di un linguaggio ed uno stile ben diversi rispetto alle passate trasposizioni.

Orientandosi al genere investigativo e alle atmosfere noir, il titolo vanta inoltre l’apporto di un cast sensazionale, che include John Turturro nel ruolo di Carmine Falcone e Colin Farrell in quello ancor più impressionante de “Il Pinguino”. Dopo aver scoperto di più sui villain che potrebbero comparire nel secondo episodio, con l’ipotesi alquanto verosimile di Barry Keoghan ingaggiato nei panni del nuovo Joker, “The Batman 2” vedrà nuovamente Reeves impegnato in regia e si collegherà direttamente agli eventi del precedente film, oltre a quelli esplorati nella recente serie televisiva HBO Max “The Penguin”.

Cascato a bruciapelo poco prima di cominciare il nuovo anno, l’annuncio di quest’ulteriore ritardo si collega alla necessità di seguire l’opportuno iter lavorativo entro i margini di tempo necessari: con l’inizio dei lavori programmato subito dopo estate, sarebbe stato inverosimile ultimare sia il ciclo di riprese sia la realizzazione degli effetti speciali rispettando le precedenti previsioni. A sostituire il film nelle uscite del catalogo Warner per il 2026 ci sarà l’ultima pellicola di Alejandro González Iñárritu, con protagonista Tom Cruise e ancora in attesa di un titolo ufficiale.

A fare ulteriore chiarezza sui motivi di questo ritardo è stato l’immancabile James Gunn, co-responsabile del ciclo di produzioni del prossimo DC Universe. In risposta alle inevitabili perplessità e lamentele da parte della fanbase, il regista ha voluto tranquillizzare gli animi con un commento su Threads: “A essere onesti, un intervallo di 5 anni o più è abbastanza comune nei sequel. Ad esempio, ci sono stati 7 anni tra Alien e Aliens, 14 anni tra Gli Incredibili, 7 anni tra i primi due Terminator, 13 anni per Avatar, 36 anni tra i due Top Gun, e naturalmente 6 anni tra Guardiani della Galassia Vol. 2 e Guardiani della Galassia Vol. 3”. In un altro post, Gunn esplicita ancor più le ragioni dietro questa scelta: “Matt Reeves è impegnato a realizzare il miglior film possibile, e nessuno può prevedere con esattezza quanto tempo occorrerà per completare una sceneggiatura. Una volta che la sceneggiatura sarà pronta, ci vorranno circa due anni per la pre-produzione, le riprese e la post-produzione di un grande film”.

Poche ore dopo l’annuncio del rinvio di “The Batman 2”, è arrivato da parte di Andy Muschietti - regista noto soprattutto per il reboot cinematografico di “It” - il primo aggiornamento su “Batman: The Brave and the Bold”, prossimo capitolo sulle vicende dell’iconico supereroe che seguirà direttamente gli sviluppi del DC Universe e andrà a svolgersi in parallelo col filone dei film di Reeves. Anche in questo caso il cinecomic ha subito un posticipo, tanto da consentire a Muschietti di concentrasi su un’altro lavoro prima di tornare ad occuparsene. Tra le molte ipotesi, c’è chi sostiene che i ritardi di entrambi i titoli non siano giunti a caso, e che molto probabilmente le due linee narrative potrebbero trovare più di un collegamento. Oltre alla conferma da parte del The Hollywood Reporter che “The Batman 2” arriverà al debutto con un nome diverso, vari segnali lascerebbero intendere che gli studios stanno cercando d’integrare il ciclo dei film di Reeves nel nuovo DCU. Attualmente collocato all’interno dei cosiddetti “Elsewords” - ovvero i side project DC realizzati al di fuori del DCU, tra cui compare anche l’ultimo “Joker” - “The Batman 2” potrebbe fondersi col futuro Batman di Muschietti per stabilire un percorso comune e sfruttare il potenziale economico di entrambe le produzioni. Non rimane perciò che attendere ulteriori sviluppi, per capire se i ritardi dipendano da questioni strettamente produttive o dalla volontà di creare attorno all’uomo pipistrello un immaginario ancor più vasto ed ambizioso.

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