Per il Sindaco di Cagliari Paolo Truzzu è stata la prima conferenza stampa da Presidente della Fondazione Teatro Lirico, mentre per il Sovrintendente Claudio Orazi l'ultima, prima dell'addio definitivo, già programmato per il 30 settembre, in vista della presa di servizio al Teatro Carlo Felice di Genova come nuovo Sovrintendente a partire dal primo ottobre prossimo.

Quattro anni di risultati sempre in crescendo per il manager marchigiano che nel curriculum vanta le direzioni di teatri lirici prestigiosi come l'Arena di Verona ed il Verdi di Trieste, oltre allo Sferisterio di Macerata tra i teatri di tradizione di maggiore spessore in campo nazionale.

A supporto dei successi, i numeri snocciolati a favore della platea in un'affollata conferenza stampa con la partecipazione del direttore artistico Mauro Meli: più produzioni, più alzate di sipario, più recite per un proporzionale aumento dei punti nella classifiche ministeriali e, conseguentemente, maggiori risorse da Roma.

Dopo anni di rosso, segno più nel patrimonio netto disponibile della Fondazione e riduzione del debito di oltre il 50%.

E ancora: aumento degli abbonati e degli incassi da botteghino, oltre a coproduzioni internazionali e tournée di straordinario valore artistico con all'attivo un docufilm sull'evento americano dedicato a Lorenzo Da Ponte a firma di un gigante come Martin Scorsese e di prossima presentazione mondiale in alcuni dei festival cinematografici più blasonati del circuito internazionale.

Il neo Presidente Paolo Truzzu dimostra grande amore e straordinario interesse per la più importante macchina culturale della Sardegna, come l'ha definita stamattina.

Il primo cittadino ha gioca d'anticipo convocando la presentazione della stagione lirica e concertistica per il 2020. Una novità assoluta per Cagliari, che consentirà al Teatro di far conoscere il cartellone anche fuori dall'Isola e catturare l'interesse degli appassionati di oltre Tirreno in un'ottica turistica che, in altre città, muove flussi di visitatori ed un indotto economico di grande rilevanza.

Il programma 2020 continua, dunque, l'escalation positiva di questi ultimi anni. In programma sette opere ed un balletto per i nove turni di abbonamento, oltre alle recite mattutine rivolte alle scuole, a dimostrazione della continua crescita della produzione.

I titoli delle sette opere sono: Palla de' Mozzi, Pagliacci, West Side Story, La rondine, La Bohème, Luisa Miller, Aida ed il classico Spartacus per il balletto.

Due saranno le nuove produzioni, alle quali va aggiunta un'importante acquisizione dal Teatro alla Scala di Milano.

Anche la prossima Stagione è tesa a valorizzare la grande Opera italiana con i più significativi compositori dell'Ottocento e Novecento: Verdi, Puccini e Leoncavallo.

Un cartellone di equilibrio tra la musica di repertorio e quella più "nascosta" e sconosciuta, alla quale il Teatro Lirico di Cagliari dedica sempre uno spazio importante con l'intento di porla all'attenzione del grande pubblico.

Due sono le novità assolute e riguardano le figure di Gino Marinuzzi, compositore da molti ritenuto anche uno dei più interessanti direttori d'orchestra del Novecento, e di Leonard Bernstein, geniale compositore, pianista e direttore d'orchestra statunitense, musicista tra i più noti e amati della seconda metà del secolo scorso.

Ecco che la prima della stagione lirica 2020, in programma il 31 gennaio, sarà la prima esecuzione in tempi moderni di Palla de' Mozzi di Gino Marinuzzi, dramma lirico in tre atti, su libretto di Giovacchino Forzano.

L'opera, che venne rappresentata per la prima volta il 5 aprile 1932 al Teatro alla Scala di Milano, diretta dallo stesso compositore, è da considerarsi un autentico capolavoro, sia per la scrittura orchestrale che per la bellissima e intensissima trama.

La stagione concertistica sarà articolata in ben 15 appuntamenti con 6 concerti sinfonico-corali, 5 appuntamenti sinfonici e 4 dedicati alla musica da camera.

Fortemente incentivata la partecipazione dei giovani con le recite per le scuole e prezzi scontati, un importante lavoro di divulgazione che ha consentito alla gestione Orazi di guadagnare nuove fette di mercato aprendo il teatro ad un pubblico nuovo e molto attento agli stimoli di una programmazione intelligente e di grande qualità.

Intanto la stagione 2019 si avvia a conclusione e da venerdì sarà in scena una grande produzione verdiana, Attila, per la regia di un notissimo nome del mondo dell'opera, Enrico Stinchelli, storico conduttore ed ideatore della trasmissione di Radio Rai3 La Barcaccia, format di grande successo che da oltre 30 anni spiega al pubblico italiano i segreti ed i retroscena dell'universo lirico nel nostro Paese e al di là dei confini nazionali.

L.P.
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