Striscia la Notizia risponde alle polemiche innescate dalla messa in onda del servizio della consegna del Tapiro d’Oro ad Ambra Angiolini, dopo la fine della sua relazione con l’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri.

Servizio che è stato bersagliato di critiche, perché giudicato indelicato, irrispettoso e fuori luogo, vista la delicatezza dell’argomento.

Commenti negativi sono arrivati negli ultimi giorni da molti esponenti del mondo dello spettacolo, da tante colleghe dell’attrice romana e anche da Jolanda Renga, figlia di Ambra e del cantante Francesco Renga. 

E anche il ministro per le Pari Opportunità Elena Bonetti ha voluto dire la sua, affermando: “La spettacolarizzazione di un evento privato e doloroso non deve mai essere fatta e non penso che occorra aprire un dibattito pubblico, ma certamente si è scelto di andare dalla donna e non dall'uomo".

In queste ore è arrivata la controreplica di Striscia, indirizzata proprio al ministro Bonetti. La redazione del tg satirico ha postato il video intero, comprese le immagini non andate in onda, per dimostrare come l’intervista sia avvenuta “in modo sereno”.

"Ambra, che ha una lunghissima carriera alle spalle e molta consuetudine con il mondo dello spettacolo, non ha mai manifestato a Staffelli la minima volontà di non essere intervistata, come risulta evidente durante tutto il servizio”, scrive Striscia. Aggiungendo: “A telecamere spente, inoltre, Ambra si è raccomandata con Staffelli che in sede di montaggio non venissero compiute azioni che stravolgessero il senso di quello che lei aveva detto: richiesta naturalmente accolta. Nel pomeriggio, prima che andasse in onda il servizio, quando è uscito il post della brillantissima, lucidissima, maturissima penna Jolanda, a Staffelli, che l'aveva contattata per chiedere spiegazioni, Ambra ha risposto: ‘Oddio, che cosa ha fatto mia figlia!’".

"Cara ministra Bonetti, – prosegue il post - Striscia la notizia, come sa, è una trasmissione satirica che ha come missione impossibile combattere l'ipocrisia nel mondo. Una guerra persa – conclude il tg satirico -, visto il numero dei nemici, ma che per noi vale sempre la pena combattere. Quanti sepolcri imbiancati, prosseneti, finti moralisti o semplici ciarlatani, individui in crisi di astinenza o semplicemente bisognosi dell'esternazione quotidiana si sono sentiti autorizzati a pontificare sull'argomento! Chissà che non ci incontreremo presto...”.

(Unioneonline/l.f.)

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