“Solo, bullizzato, sull’orlo del suicidio”: il racconto choc di Venditti sui difficili anni dell’adolescenza
“Il suicidio è nella nostra natura, purtroppo, ma a volte basta una parola per continuare a vivere”
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Solo, bullizzato e sull’orlo del suicidio.
Così Antonello Venditti ha rivelato alcuni retroscena di un'adolescenza travagliata, difficile, e che ha superato anche grazie alla musica, sua “compagna di vita da sempre”.
Il racconto, in un’intervista alla Stampa, arriva dopo 50 anni di carriera, che il cantante romano celebra tornando a esibirsi dal vivo in tutta Italia con “Unplugged special 2021”: oltre 40 concerti dal 3 luglio con una band di cinque musicisti.
“Ero talmente complesso e complessato – racconta per la prima volta Venditti a proposito degli anni dell’adolescenza – che ho rischiato il suicidio molte volte. Le canzoni sono nate da quel dolore, anche se a volte, prendi ‘Marta’, mi nascondevo dietro a un altro nome”.
“Io sono convinto che si suicidano solo i giusti – aggiunge poi Venditti - quelli che hanno ragione. I colpevoli sono più furbi, magari tentano il suicidio ma poi sopravvivono. Ho molto rispetto per chi si suicida. Il suicidio è nella nostra natura, purtroppo, ma a volte basta una parola per continuare a vivere. Ecco perché c'è bisogno di amici, di una società che si interessi di te anche se sei piccolo. Ci vorrebbe un amico, sempre”.
“Il senso di insicurezza che abbiamo vissuto in questo periodo lo metabolizzeremo con fatica”, spiega poi a proposito del Covid. E lui, ad esempio, sottolinea come porterà “sempre la mascherina nei luoghi affollati”.
(Unioneonline/v.l.)