"Dare alle cose il nome giusto è importante. Molti confondono gli amori infelici con le dipendenze affettive, io sono stata una tossica, mi bucavo, non mi infilavo una siringa nel braccio perché la mia droga non era una sostanza, era una relazione malata, sono arrivata a perdere i capelli".

Selvaggia Lucarelli spiega "Proprio a me" è il suo primo podcast in sei puntate dedicato alle dipendenze affettive, anticipato da alcune rivelazioni su una sua passata relazione la propria esperienza di sopravvissuta, "vuole raccogliere quelle di chi, come me, si è trovato a fare i conti con il lato più pericoloso dell'amore".

"Un manuale per riconoscere le relazioni sbagliate, evitarle e uscirne vivi".

"Oggi Vittorio Feltri mi ha dedicato un editoriale velenoso, ma non mi offende. Anzi mi fa capire quanto sia importante parlarne perché in troppi pensano, come lui sa cosa da 'ginnasiali rincoglionite' e invece ci può inciampare chiunque. Anzi certi uomini vanno a cercare proprio donne all'apparenza forti, per quanto mi ma riescono a trovare il loro punto di fragilità. Io parlo di tossicodipendenza, perché e come se a un alcolizzato, mancasse il vino, o la vodka".

Prosegue la giornalista, blogger e opinionista tv :"Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo incontrato un amore sbagliato; una relazione che ci ha fatto sentire da meno, che ci ha tolto l'ossigeno e la capacità di pensare razionalmente. C'è chi come me a un certo punto è risicato a voltare lo sguardo altrove, su se stesso e dire io ci sono, c'è chi sta ancora lottando per lasciare la propria relazione alle spalle".

Il primo episodio del podcast è la toccante storia in prima persona della stessa Lucarelli che racconta senza reticenze la sua esperienza personale, il suo personale "amore tossico, viaggio andata e ritorno negli Inferi del lato più pericoloso dell'amore, la dipendenza affettiva". Anche nei racconti successivi con altri protagonisti comuni, "c'è anche un uomo, c'è una ragazza che come me ha perso i capelli, un'altra donna che ha cominciato a soffrire di labirintite", testimonianze diverse di quegli amori tossici che, in un modo o nell'altro, si incontrano sempre nella vita".

Selvaggia Lucarelli ricorda che proprio il suo invito a L'Assedio di Daria Bignardi è stata la molla che l'ha portata ad aprirsi su questa esperienza molto particolare: "Non pensavo che quel racconto facesse tanto parlare, forse perché il pubblico aveva di me un'immagine coriacea, invece può capitare a tutti".

Lucarelli spiega le donne, o gli uomini che sono rimasti intrappolati in relazioni di dipendenza affettiva malata, a farsi aiutare, da psicologi o psicologhe.

(Unioneonline/F)
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