Una sera a teatro. Non è una sera qualsiasi. È l’8 marzo e va in scena uno spettacolo (“Se dico no è no”)  davvero corale. Tanti contributi, voci e testimonianze per le donne e contro la violenza di genere. Un’idea della giornalista de L’Unione Sarda Maria Francesca Chiappe, dell’artista Ambra Pintore e dell’avvocata Claudia Rabellino, sul palcoscenico, con la forza delle parole, a Cagliari, all’Auditorium del Conservatorio (in platea il tutto esaurito). 

Hanno condiviso la causa i musicisti che accompagnano Ambra Pintore nei suoi progetti artistici,  Roberto Scala, Federico Valenti e Diego Milia, i talenti del Conservatorio, Virginia Pishbin, medico e attivista di origine iraniana, che difende i diritti (violati) delle donne e degli uomini del suo Paese, e Silvana Maniscalco, presidente dell’associazione Donna Ceteris. E poi Lucido Sottile, Michela Sale Musio e Tiziana Troia, e Massimiliano Medda che hanno regalato sorrisi con la loro vis comica ma anche spunti di nuova riflessione. 

Tutto questo per esprimere la necessità di un cambiamento che deve essere uno slancio collettivo. Un atto concreto, non un semplice e formale auspicio, verso una società più equilibrata e rispettosa dei diritti delle donne e di tutte le persone che nei loro mondi sono vittime di soprusi e violenze.  È un fatto di umanità e di civiltà.

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