Sassari, ai Bertas il Candeliere d’Oro speciale 2022
La storica band che negli anni Settanta ha deciso di cantare in sardoÈ stato consegnato ai Bertas il Candeliere d’Oro speciale 2022. La cerimonia si è svolta a Sassari e nel corso della serata sono stati consegnati altri riconoscimenti: il Candeliere d’Oro al sassarese che da più lungo tempo vive all’estero e ritorna per la Faradda, che quest’anno è andato al giovane Francesco Bellinzis - classe 1983 – emigrato dal 12 ottobre 2012 a Barcellona, e quello d’Argento per chi vive nel continente, consegnato a Filippo Usai, nato a Sassari il 31 gennaio 1948, emigrato dal 3 giugno 1960 e residente a Torino.
I Bertas – Mario Chessa, Enzo Paba e Marco Piras – hanno ripercorso la storia della famosa band: “Ci formammo che si era d’estate, nel 1965, ma per il battesimo del palco passò qualche mese: fino al 19 dicembre di quello stesso anno. Da allora la nostra storia non è stata tanto diversa dalle storie di tutti gli uomini, musicisti compresi, e ha alternato momenti spensierati, talvolta esaltanti, ad altri difficili, anche molto, ed incerti quando non faticosi. Ma siamo andati avanti”.
Il gruppo è nato per volontà dei fratelli Antonio e Carlo Costa e aveva preso parte al concorso musicale Sardegna Canta, nel 1966, poi la segnalazione alla RCA e il primo contratto discografico. Nel 1973 la decisione di cantare in sardo, il brano era “Badde Lontana”, che ancora oggi è uno dei più grandi successi.
Antonio Costa ha lasciato il gruppo nel 1979 per dirigere la Corale Luigi Canepa. Carlo Costa nel dicembre del 2016.
Nel 1993 è arrivata la pubblicazione di “Amistade” e “Como Cheria”.
Tra le più note collaborazioni si ricordano quelle con le Balentes, Beppe Dettori, la Corale Canepa, i Cordas et Cannas, Paolo Fresu, Mark Harris, Piero Marras, Franca Masu, Marisa Sannia, Gavino Murgia e i Tazenda.
(Unioneonline/s.s.)