Angelina Mango vince il 74esimo Festival di Sanremo. Secondo Geolier, terza Annalisa. Nella top five Ghali e Irama, Mahmood sesto, Miglior testo a Mannoia, Miglior arrangiamento a Mango. L'era Amadeus si chiude così, tra ascolti boom e strascichi di polemiche.

Dopo l'Inno di Mameli, parte la lunga maratona musicale con il traffico del voto da casa impazzito già prima delle dieci di sera. Ma Amadeus garantisce: nessun sms andrà perso. «Quando l'ultimo artista finisce di cantare, il primo è già in tournèe», scherza Fiorello, l'amico di sempre che Amadeus ha voluto accanto a sé sul palco. Lo showman torna a pieno titolo "co-co" con un ingresso in grande stile: una rivisitazione dell'Uomo in frac tra Domenico Modugno e Billie Jean di Michael Jackson, con un costume luminoso dagli inserti led e i ballerini della Compagnia ucraina di danza hi-tech di Kiev: «Per fare questo numero sono stato in carica tutto il pomeriggio».

Amadeus e Fiorello (Ansa)
Amadeus e Fiorello (Ansa)
Amadeus e Fiorello (Ansa)

PREMI E FISCHI - Loredana Berté vince il Premio della Critica intitolato a Mia Martini, Angelina Mango si aggiudica anche il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla. Ma ci sono ancora fischi all'annuncio della classifica basata sulla media delle quattro serate precedenti: già la notizia di Geolier primo, davanti ad Angelina Mango e Annalisa, fa ripiombare il teatro nella protesta. Ma Amadeus stavolta non ci sta: «Io capisco ed è giusto, fa parte della storia di Sanremo. Ma vi chiedo il rispetto per tutti e 30 i cantanti in gara».

Mahmood (Ansa)
Mahmood (Ansa)
Mahmood (Ansa)

MAHMOOD - Invocata a gran voce sui social, è finalmente "Tuta gold" per Mahmood. Tuta per modo di dire: il 31enne di Orosei si presenta sul palco con un anorak nero con dettagli di borchie e pantaloni cargo ricamati con paillettes dorate disegnati per lui da Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di Valentino. Poi si scatena circondato dal corpo di ballo e ringrazia «tutte le artiste e gli artisti che ci hanno regalato la loro visione del mondo in maniera totalmente libera su questo palco. Viva le differenze e la libertà di pensiero sempre e comunque».

Angelina Mango (Ansa)
Angelina Mango (Ansa)
Angelina Mango (Ansa)

LA GARA - Per l'ultima esibizione la serata è delle dediche: BigMama «a tutte le persone insicure, a chi prova vergogna: credete sempre in voi stessi, credete nei vostri sogni e se volete ballare, ballate». Gazzelle a «Giovanna, una persona che mi manca molto». Dargen D'Amico canta Onda Alta e poi bacia Mara Venier. I Negramaro urlano: «Viva la musica, viva la libertà, viva la pace». Ghali "italiano vero" saluta Baggio, il suo quartiere di Milano, e il suo alieno gli bisbiglia all'orecchio: «Stop al genocidio». Angelina Mango scivola risalendo le scale: «Scusatemi, vado piano». Geolier, dopo le polemiche, scende nella platea che lo aveva fischiato. Emma dedica il suo Sanremo al padre Rosario, scomparso un anno fa. Stash dei The Kolors alla sua famiglia: «Giulia ti amo», urla alla compagna e madre delle piccole Grace e Imagine. Mr. Rain appoggia i fiori sull’altalena: «Per tutte le persone che sentono un vuoto dentro». Con Fred De Palma parte il freestyle con Fiore.

Fiorello e Bolle (Ansa)
Fiorello e Bolle (Ansa)
Fiorello e Bolle (Ansa)

BOLLE E LE FOIBE - Superospite Roberto Bolle che incanta sulle note del Bolero di Ravel, Tananai e Tedua sui palchi esterni mentre Gigliola Cinquetti celebra i 60 anni di Non ho l'età: «Sanremo è la casa di tutti». C'è spazio anche per il ricordo del dramma delle foibe. L'orchestra suona Io che amo solo te di Sergio Endrigo: «Era nato a Pola - dice Amadeus - e nel 1947, a causa delle cessione dell'Istria alla Dalmazia, fu profugo con la madre. Un dramma vissuto da tanti connazionali. Le milizie di Tito misero in atto una strage di massa».

AMA ADDIO - Stavolta si fa sul serio, Ama lascerà il testimone ed esce di scena in carrozza. «Hai fatto il 67% di share: non sei più un partito, sei una coalizione da solo. Questo vince le europee e si prende l'Eurofestival, state attenti», lo prende in giro Fiorello, che tira in ballo anche il figlio Josè: «Sono cinque anni che sei lì, l'anno prossimo te tocca andà a scuola». «Sono strafelice di questa settimana, di questi cinque anni, del mio gruppo fantastico», aveva detto Amadeus in conferenza stampa. I risultati sono clamorosi, «ma uno dei più grandi motivi di orgoglio è aver portato così tanti giovani a vedere Sanremo: era il mio obiettivo fin dal primo festival». I numeri parlano chiaro: lo share è schizzato all'81% sui giovani dai 15 ai 24 anni. Cifre impressionanti nel mondo multipiattaforma, difficili da replicare in futuro.

© Riproduzione riservata