Amadeus in veste di presentatore è da tempo sulla bocca di tutti, ma è divenuta nelle ultime ore sempre più concreta anche l'ipotesi di una conduzione "corale", per celebrare in maniera memorabile la 70ma edizione del festival di Sanremo con una rotazione di volti iconici del servizio pubblico.

Tra un endorsement, direttamente dalla Sardegna, di Fiorello pro Amadeus e una candidatura ironica di Jovanotti in coppia con lo stesso Fiorello in gara ("ma solo con una cover"), la prossima edizione della più celebre kermesse canora d'Italia tiene banco nel dibattito televisivo estivo.

Che la partita non fosse chiusa si è capito anche quando nella presentazione dei palinsesti Rai per la prossima stagione il capitolo Sanremo non è stato incluso. E, infatti, ai piani alti di Viale Mazzini nessuna decisione pare sia stata ancora stata presa.

Se il ritorno nella squadra Rai di Fiorello, che sarà impegnato dai primi di novembre in un progetto su Rai Play, fa sperare in un suo ritorno da ospite, il vero primo nodo da sciogliere è la scelta del direttore artistico del festival 2020.

Amadeus ha già fatto capire che, in caso di conduzione affidata a lui, pretenderebbe anche la direzione artistica dello show (come d'altronde hanno fatto tutti i suoi predecessori da molti anni a questa parte). La decisione sulla direzione artistica sarebbe ancor più complessa nel caso in cui Rai e Rai1 decidessero di puntare sulla conduzione corale, coinvolgendo sì Amadeus ma magari anche Carlo Conti, Milly Carlucci, Massimo Ranieri, Pippo Baudo e Renzo Arbore, solo per citare alcuni dei nomi circolati.

In questo caso la decisione sul personaggio a cui affidare la "regia", il "coordinamento artistico" dell'evento, non sarebbe semplice da prendere.

Le ipotesi di due "outsider" di grande effetto come Mina e Mogol sembrano non essere mai partite in modo convinto, trattenute da difficoltà logistiche (la vita a Lugano lontano dai riflettori da 40 anni nel caso di Mina) e conflitti di interesse sempre dietro l'angolo (la presidenza Siae di Mogol).

Un elemento fa però capire che i prossimi giorni saranno decisivi: il 30 luglio prossimo è stato riconvocato il cosiddetto "Tavolo Sanremo", dove siedono oltre all'ad Rai Fabrizio Salini e alla direttrice di Rai1 Teresa De Santis esperti del settore.

Un'occasione per ascoltare le istanze di tutta la filiera coinvolta nel festival. Dopo, forse immediatamente dopo, arriveranno i primi punti fermi. Anche perché la Rai sarebbe orientata ad affidare almeno l'incarico della direzione artistica prima della pausa estiva di agosto, in maniera di poter entrare già da settembre nel vivo del lavoro di preparazione.

(Unioneonline/v.l.)
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