Risuona nella serata più scintillante del Festival la più antica espressione dei pastori sardi. I Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu” e Mahmood scrivono una pagina di storia della musica, reinterpretando "Com'è profondo il mare" di Lucio Dalla.

Un'esibizione che si fa attendere ma lo spettacolo scorre che è una meraviglia, con oltre 100 artisti sul palco, il revival anni Ottanta di Lorella Cuccarini, le incursioni di Fiorello e Amadeus che sembra tornare a rilassarsi dopo il caso Travolta. Vince Geolier, tra qualche fischio dell’Ariston. Seguono Angelina Mango, Annalisa, Ghali, Alfa.

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I TENORES - A mezzanotte finalmente il canto a tenore fa il suo primo ingresso all'Ariston. In pochi istanti l'eco millenaria di un intero popolo, passato, presente e futuro, sparge magia sul palcoscenico più famoso d'Italia. E anche chi non lo conosceva ne resta stregato. Come in un sogno, nel blu del mare, i Tenores - la quaterna composta da Dino Ruiu (voce), Andrea Sella (mezza voce), Mario Pira (Basso) e Pierluigi Giorno (Contra) - intonano il suono dell'amore, del culto, della festa, aggiungendo una strofa tratta da una loro poesia in lingua sarda composta da 9 strofe: «Finis, de s’Oceanu violentu / Currer dias sas abbas piùs malas»: «Sulla somma dell’oceano violento correrei le acque più feroci». 

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Mahmood avvolge celebrando uno dei più puri interpreti del cantautorato italiano, in un gemellaggio di umanità straordinaria. E quando sembra raggiunta la perfezione, l'indimenticata e immortale voce di Lucio Dalla irrompe a teatro. Mahmood dedica la canzone «alla Sardegna e alla mamma», originaria di Orosei, poi Amadeus copre tutti con la bandiera dei Quattro mori: «Unici i Tenores di Bitti, la Sardegna è una terra che tutto il mondo ci invidia».

LA GARA – La serata è un viaggio nella memoria collettiva tra istantanee nostalgiche e ricordi di tempi andati. Partono Sangiovanni con Aitana nel medley in salsa iberica di Farfalle e Mariposas. Annalisa potentissima con La Rappresentante di Lista nell'omaggio agli Eurythmics. Super intesa tra Rose Villain e la gigante Gianna Nannini. Gazzelle con Fulminacci porta sul palco la meglio gioventù con Notte prima degli esami: «Un bacio ad Antonello Venditti. Grazie di essere nato». Esplosivi i The Kolors con Umberto Tozzi (Ti Amo, Tu, Gloria, con tanto di “Questa non è Ibiza” finale). Alfa commuove accanto al leggendario Roberto Vecchioni. Frizzanti i Bnkr44 con Pino D'Angiò, mentre con Irama canta Riccardo Cocciante. Fiorella Mannoia e Francesco Gabbani ricordano Sanremo 2017 con Che sia benedetta e Occidentali's Karma. Stratosferici i Santi Francesi con Skin nel capolavoro di Leonard Cohen Hallelujah. Ricchi e Poveri si scatenano con il loro medley con Paola e Chiara. Ghali canta l'Italia multietnica omaggiando anche in arabo Toto Cutugno con il produttore tunisino Rat Chopper. Rap e melodie partenopee con Geolier e Guè, Luché e Gigi D'Alessio. Problemi tecnici per Loredana Bertè che però incanta con Venerus «Ragazzo mio» di Luigi Tenco. Si torna bambini con Clara, Ivana Spagna e il coro di voci bianche di Torino ne Il cerchio della vita.

Angelina Mango (Ansa)
Angelina Mango (Ansa)
Angelina Mango (Ansa)

Emozionante fino alle lacrime La Rondine di Angelina Mango, omaggio al padre scomparso dieci anni fa, con il quartetto d'archi dell'orchestra di Roma. Medley salentino con Alessandra Amoroso e i Boomdabash, Dargen D'Amico onora Ennio Morricone a suo modo con BabelNova orchestra. Mr. Rain con i Gemelli Diversi, i Negramaro reinterpretano Lucio Battisti con Malika Ayane, Emma Tiziano Ferro con Bresh, Il Volo i Queen con Stef Burns, Diodato De Andrè con Jack Savoretti, La Sad Lamette con la regina punk Donatella Rettore, Il Tre propone un medley con Fabrizio Moro, BigMama femminista con Lady Marmalade e Gaia, La Niña e Sissi, Maninni Non mi avete fatto niente con Ermal Meta, Fred De Palma e il tributo agli anni Novanta con gli Eiffel 65, Renga e Nek fanno svegliare l’Ariston all’una e mezza di notte con i loro successi.

Lorella Cuccarini e Fiorello (Ansa)
Lorella Cuccarini e Fiorello (Ansa)
Lorella Cuccarini e Fiorello (Ansa)

CUCCARINI VOLA - Lorella Cuccarini fa quello che sa fare meglio: far ballare. L'ingresso in scena è a passo di danza: la co-conduttrice parte davanti al teatro Ariston, accanto ad una giovane ballerina, omaggio a se stessa bambina piena di sogni che guardava Pippo Baudo in tv, poi entra con il corpo di ballo nel foyer dell'Ariston e sale sul palco sulle note delle grandi sigle di varietà e dei musical. Da La notte vola a Sugar Sugar, ecco entrare Fiorello con una lunga e folta parrucca nera, in versione Manuel Franjo, e anche Amadeus in versione ballerino. Non può mancare il saluto a Pippo Baudo, che l'ha lanciata: «Ciao Pippo, ti vogliamo bene».

GIGI DAG - Graditissimo il ritorno di Gigi D'Agostino sul palco della Costa Smeralda, dopo l'annuncio della malattia a fine 2021, mentre Arisa emoziona con La notte in Piazza Colombo. Breve incursione dei Jalisse che dopo 27 anni tornano all’Ariston con “Fiumi di parole”.

I TRATTORI - Sembra chiudersi la questione trattori a Sanremo con Amadeus che legge come promesso un estratto concordato con gli agricoltori (qui il testo integrale): «Protestiamo per difendere la nostra dignità, per un mondo migliore». «Andremo via da Sanremo», dichiara Fabio Pitzalis, tra i firmatari del “Discorso per Sanremo”. L’agricoltore di Guasila è arrivato dalla Sardegna per dare man forte ai colleghi al sit-in al porto della città dei fiori. «La nostra battaglia adesso si sposta a Roma».

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