Saranno venticinque le canzoni in gara al Festival di Sanremo, che andrà in onda dal primo al cinque febbraio. Anche quest’anno L’Unione Sarda le ha ascoltate in anteprima negli studi Rai di Milano.

Un potpourri che va da vecchie glorie come Massimo Ranieri, Gianni Morandi e Iva Zanicchi alle più recenti scoperte della discografia italiana come Sangiovanni, Aka 7even e Ana Mena, passando per il grande ritorno di Mahmood, originario di Orosei, che si esibisce in coppia con Blanco.

Mixare sound diversi si conferma la cifra stilistica scelta dal tre volte conduttore e direttore artistico Amadeus, con un unico imperativo categorico: far felici le radio. “È quello che ho sempre voluto fare fin dal mio primo Sanremo – ha detto in conferenza stampa a Milano - ossia portare canzoni che vengano trasmesse il più possibile. Mi piacerebbe che questo fosse ricordato come un altro Festival attuale”.

A parlare di ripartenza ormai ci ha rinunciato (“L’anno scorso non ci ha portato bene”), ma l’auspicio è che tutto possa avvenire, fatte salve le dovute precauzioni anti-Covid, nel segno del ritorno alla normalità: “Vorrei che fosse una via di mezzo tra il Sanremo super restrittivo dell’anno scorso e quello senza pensieri del 2020”. La pensa così anche Stefano Coletta, direttore di Rai1, che ha confermato che salvo cambi di programma il teatro Ariston aprirà le porte al 100 per cento del pubblico, esattamente come tutti i cinema e teatri.

I BRANI – Anche quest’anno nei testi ci sono poche tracce della pandemia in corso, “non solo tra quelle scelte ma anche tra quelle che sono state scartate”, sottolinea Amadeus. L’amore è il consueto leitmotiv, declinato in varie forme, ma c’è anche tanta dance soprattutto tra le proposte più giovani (“Si sente la loro esigenza di tornare a ballare”), il pop e il rock, seppure non quello più hard e glam dei Maneskin. 

Grande ritorno sul palco di Sanremo per Mahmood, vincitore nel 2019 con “Soldi”, e questa volta in coppia con il giovanissimo cantautore rapcore Blanco: “Li ho voluti fortemente”, dice il conduttore-direttore artistico, “poi un giorno sono arrivati e mi hanno detto che volevano cantare insieme. Non so chi dei due abbia avuto l’idea, ma l’ho trovata fantastica e imprevedibile”.

LE PAGELLE – Ecco le nostre pagelle, nell’ordine di ascolto scelto da Amadeus.

Achille Lauro - "Domenica"
Dopo due Festival da cantante in gara e uno da super ospite, Achille Lauro ci riserva ben poche sorprese, è il solito da “Oh sì sì, ah ah, oh no no” con un testo affatto provocatorio. Voto 6.

Giusy Ferreri - "Miele"
Direzione estate 2022, ci arriverà senz’altro con un sound da brezza leggera, cocktail e ombrellino: “Perché questa notte non corri da me/Ti ho lasciato nel vento una musica”. Andrà bene per Sanremo? Forse no, ma si vedrà. Voto 5,5.

Michele Bravi - "Inverno dei fiori"
Torna a Sanremo per la seconda volta con un brano firmato dal figlio di Mogol, Alfredo Rapetti. Orchestra e archi si sbizzarriscono, ma non convince del tutto. Voto 6.

Rkomi - "Insuperabile"
Autotune scatenato, ma nonostante il beat che a tratti stordisce sa essere credibile. Comunque superabile, a dispetto del titolo. Chissà il live. Voto 7.

Irama - "Ovunque sarai"
Questo Irama più intimo su pianoforte è la prima vera sorpresa del Festival. Un punto in più per il coraggio di osare con il giusto equilibrio di melodia e intensità. L’augurio che il Covid, che l’anno scorso gli ha impedito di esibirsi, non ci metta lo zampino. Voto 8.

Noemi - "Ti amo non lo so dire"
Il tocco originalissimo di Mahmood (tra gli autori di testo e musica assieme a Dardust) si sente fin dalla prima nota. Così tanto che la strofa sembra quasi una cover. Poi la voce di Noemi riesce a imporsi, pizzica e va a segno. Voto 8. 

Amadeus e Massimo Ranieri (Ansa - Antimiani)
Amadeus e Massimo Ranieri (Ansa - Antimiani)
Amadeus e Massimo Ranieri (Ansa - Antimiani)

Massimo Ranieri - "Lettera al di là del mare"
Grande ritorno dopo 25 anni e la vittoria nel 1988 con “Perdere l’amore”. Le atmosfere sono da ballad alla Modugno ma rivisitate e perfettamente contemporanee. Si ondeggia al ritmo del mare con (inevitabile) crescendo e tamburi finali. Voto 8.

Aka 7even - "Perfetta così"
Quando la novità scende troppo a compromessi con la tradizione del Festival. Niente che possa spaccare il palco in due e testo non proprio originale. Voto 6,5.

Emma - “Ogni volta è così”
Si rimette in gioco a dieci anni dalla vittoria (“Non è l’inferno”) con amore, rimpianti e malinconia. Intristisce ma le si concede il beneficio del dubbio. Il voto è 7.

Highsnob e Hu - "Abbi cura di te"
Sono i veri outsider della rosa, con un mix di rap (più puro di quello ascoltato finora) e archi strizzano l’occhio al pubblico più giovane, che sarà riconoscente. Voto 6,5.

Iva Zanicchi (Ansa - Antimiani)
Iva Zanicchi (Ansa - Antimiani)
Iva Zanicchi (Ansa - Antimiani)

Iva Zanicchi - "Voglio amarti"
Grande rispetto per una signora della musica italiana (nel curriculum dieci partecipazioni al Festival e tre vittorie): torna in pista con un brano a tratti blues a tratti rock che non si fa mancare niente, neanche l’assolo di chitarra elettrica. Certo, alla fine il riff di “Voglio amarti” è un po’ ripetitivo. Voto 6,5.

Dargen D'Amico - "Dove si balla"
Amanti (e nostalgici) della dance anni Novanta alla Gigi Dag, qui troveranno pane per i loro denti. Finalmente si osa un po’ e da un dj e produttore come lui era atteso: “Fottitene e balla”. Voto 9. 

Sangiovanni - "Farfalle"
Dopo i sette dischi di platino di “Malibu” anche questo pezzo è confezionato per il posto che gli spetta: il più alto in classifica. Che ci andrà è sicuro, ma per quanto tempo ci resterà? Voto 7,5.

Yuman - “Ora e qui”
Una maturità inaspettata da questo cantante che arriva a Sanremo passando dalla gara dei Giovani (che ha vinto). I profumi sono soul e retro, non guasta qualche acrobazia vocale, da vedere se nel live tenga. Voto 8.

La Rappresentante di Lista - "Ciao ciao"
Nati a Palermo nel 2011, si sono già fatti conoscere e amare l’anno scorso. E il secondo round non delude. Il brano è divertente e brillante, la voce di Veronica Lucchesi una luce dirompente. Voto 8,5.

Mahmood e Blanco - "Brividi"
Ci vorrebbe un Mahmood per ogni Festival. E con Blanco l’accoppiata è perfetta: incantevole la mescolanza di voci, i picchi da brividi. Una poesia. Voto 9.

Gianni Morandi - "Apri tutte le porte"
Un’altra operazione restyling. Stavolta il regista è Lorenzo Jovanotti, che ci scarica addosso una dose turbo di buon umore: “Stai andando forte/apri tutte le porte/gioca tutte le carte/fai entrare il so(ooo)le”. Un po’ spiazzante. Voto 7.

Matteo Romano - "Virale"
 “L’amore riappare/va in tendenza e risale/diventa virale”. Non ci sono parole migliori per descrivere il mondo da cui il secondo cantante del terzetto dei Giovani proviene: Tiktok. Il problema è che dopo essere diventati virali si sgonfiano come palloncini. Voto 5,5.

Le Vibrazioni - "Tantissimo"
Fanno ritorno per il loro quarto Festival di Sanremo con un pezzo urlato e pop-rock, con tastiera e percussioni strategiche. Scorre tutta d’un fiato eppure manca qualcosa. Voto 7.

Fabrizio Moro - "Sei tu"
Si prende la casella lasciata libera di canzone d’amore sanremese nella più classica delle sue forme. Non a caso quattro anni fa ha duettato e vinto con Ermal Meta. Voto 7,5.

Elisa - "O forse sei tu"
È un ritorno sicuramente molto atteso a 21 anni dalla vittoria con l’iconica “Luce (Tramonti a Nord-Est)”. E tra pianoforti e violini la musica conquista. Il testo pure: “Sarò/ quell’istante che ti porterà/ una piccola felicità/quella stupida voglia di vivere”. Voto 9.

Ditonellapiaga con Rettore - "Chimica"
“È una questione di chimica”, cantano. E la chimica tra una giovanissima artista e un mito del punk come Donatella Rettore c’è. Un pezzo esplosivo, incalzante e frizzante. Costruito benissimo per la radio, resta da capire se reggerà sul palco. Voto 9.

Giovanni Truppi - "Tuo padre, mia madre, Lucia"
Non osiamo scomodare Fabrizio De Andrè, ma qualcosa c’è. Truppi, napoletano molto apprezzato in Francia, rivisita la grande tradizione del cantautorato italiano con uno stile davvero originale e chic. A tratti, con alcune parti recitate, sembra di guardare un film: “Amarti è credere che/che quello che sarò sarà con te”. Voto 8. 

Tananai - "Sesso occasionale"
In quota urban milanese, è medaglia d’argento tra i Giovani. Porta a Sanremo una canzone elettropop che parla d’amore, quello però di una coppia giovane, umorale e scombinata: “Baby ritorna da me e metti via quella pistola”. Ironica, si spera. Voto 7,5.

Ana Mena - "Duecentomila ore"
“America Latina/Un Cuba libre amore”: con il tocco di Rocco Hunt si materializzano i falò in spiaggia, i balli sensuali al rallentatore e le vampe estive. Mancano solo le camicie a fiori alla Narcos. Voto 5.

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