Rowan Atkinson cambia pelle, e si presenta in una nuova serie tv nei panni del commissario Maigret, intramontabile ed amatissimo personaggio nato dalla fantasia di George Simenon.

Per l'attore inglese più noto per i ruoli a carattere comico, un'interpretazione profonda e ben riuscita seppur fuori dagli schemi, perché ad essere espressa nelle scene è una fisicità molto lontana da quella dell'immaginario collettivo legato al celebre commissario: nei racconti di Simenon Maigret appare infatti massiccio, spalle larghe, e dall'espressione quasi "contadina", qui invece diviene magro, bruno e a tratti quasi sofisticato, con gli occhi attenti e la fronte perennemente aggrottata.

Il nuovo lavoro, realizzato dal canale inglese ITV, la casa di un capolavoro come "Downton Abbey2, viene trasmesso in Italia venerdì 22 dicembre su LaEffe con due episodi, "La trappola di Maigret" e "Il morto di Maigret".

Sullo sfondo una Parigi anni 50 avvolta in un'atmosfera da cinema noir. Nei racconti ad essere posto in primo piano, persino "davanti" al protagonista, lo "stile" delle immagini "alla Maigret": l'analisi dei luoghi, lo scambio con i soggetti coinvolti, la comprensione del contesto sociale, in una sottile indagine che molto trae dalla psicologia, fino all'identificazione del colpevole.

Accanto a Maigret c'è sua moglie, interpretata da Lucy Cohu. "Madame Maigret – ha spiegato Atkinson - è calma, mai eccessiva o affettuosa, cosa che a Maigret piace, e la loro è una relazione genuina. Abbiamo cercato di darle una presenza vera in questi film".

Film, tiene a precisare Atkinson, perché ogni episodio dura circa un'ora e mezza.

(Unioneonline/v.l.)
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