Lacrime e rabbie, da Roberto Cazzaniga, nel servizio delle Iene in cui, insieme ai giornalisti di Mediaset, assiste al video-racconto che ricostruisce la truffa in cui il giocatore è rimasto coinvolto per circa 15 anni.

“Sarà tutto un insegnamento”, il suo commento, dopo che spiega di avere ricevuto per la vicenda anche molti messaggi di incoraggiamento da amici e tifosi.

L’allarme era arrivato proprio da compagni di squadra e amici di Roberto, che alle Iene si erano rivolti chiedendo di aprire gli occhi al giocatore, che si era fatto estorcere circa 700mila euro da due donne coinvolte nella truffa, e che gli avevano fatto credere che fra il giocatore e la fantomatica Maya, pseudonimo della modella Alessandra Ambrosio, esistesse una relazione.

La donna non si era mai presentata a Roberto, che innamorato di lei le aveva fatto una serie di bonifici per aiutarla in presunte visite mediche. Bonifici intestati a una donna sarda, cagliaritana, inseguita dalle Iene durante il servizio andato ieri in onda.

Nel servizio delle Iene il pallavolista è arrivato sin sotto l’abitazione della donna, a Frutti d’Oro, ma non ha potuto scambiare nemmeno mezza parola con lei.

La donna non ha risposto al citofono e al pallavolista e all’inviato de Le Iene è sembrato che fosse nascosta dietro finestre e tende.

Nel nuovo servizio sono stati mostrati messaggi tra Cazzaniga e la fantomatica Maya, evidenza di un’assurda quotidianità che spingeva addirittura il giocatore a chiedere il permesso di andare a mangiare una pizza alla finta fidanzata.

“Abbiamo fatto sesso telefonico per anni”, racconta in lacrime Cazzaniga. “Io la chiamavo sempre amore, lei mai. Dovevo insistere e ricordarglielo per farglielo dire. Lei diceva che doveva attaccarsi a delle macchine perché soffriva al cuore”.

(Unioneonline/v.l.)

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