Il film non è ancora uscito, ma già fa discutere. Nel ciclone il biopic statunitense "Oscar Pistorius: Blade Runner Killer", il cui trailer è stato pubblicato lunedì scatenando le ire della famiglia dell'atleta paralimpico sudafricano.

Secondo quanto sostiene la famiglia, che ha annunciato oggi che citerà in giudizio i produttori, il film è una "rappresentazione della verità grossolana ed errata".

La pellicola racconta il processo per il quale, nel 2015, Pistorius fu giudicato colpevole dell'assassinio della sua fidanzata, la modella Reeva Steenkamp, fatto accaduto due anni prima, nel giorno di San Valentino.

Pistorius, soprannominato "Blade Runner" per le protesi futuristiche che utilizzava per correre avendo amputate entrambe le gambe dal ginocchio in giù, sostiene ancora di aver sparato alla sua ragazza perché pensava si trattasse di qualcuno che si era nascosto in casa sua.

Nel comunicato, firmato dal fratello dell'atleta Carl Pistorius, la famiglia rifiuta totalmente il nuovo film e sostiene di non essere mai stata consultata.

Nel 2016, il processo in appello ha visto Pistorius condannato a sei anni di carcere.

La prima di "Blade Runner Killer" è prevista per l'11 novembre sul canale tv via cavo 'Lifetime'. Nel film, l'attore sudafricano Andreas Damm dà vita al vincitore di sei medaglie d'oro alle Paralimpiadi.

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(Redazione Online/v.l.)
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