Un piccolo ma significativo segno di rinascita del cinema italiano, pur nella giornata del grande dolore per la morte di Ennio Morricone, arriva con la premiazione dei Nastri d'Argento 2020 che, nel segno della normalizzazione, verrà fatta di presenza al Museo Maxxi di Roma con la conduzione di Anna Ferzetti. Una serata trasmessa in diretta dalle 21.10 su Rai Movie.

A quanto si annuncia, prevista la presenza dei premiati. Non ci sarà ovviamente pubblico, ma un photo call vero e proprio nel rispetto ovviamente delle distanza di sicurezza.

Miglior film risulta "Favolacce" di Damiano e Fabio D'Innocenzo (già premiato a Berlino per la sceneggiatura), mentre "Pinocchio" di Matteo Garrone ottiene il premio per la regia insieme a quelli per attore non protagonista (Roberto Benigni), scenografia, montaggio, sonoro e costumi a pari merito con "Favolacce". Insomma la favola di Collodi rivisitata da Garrone ottiene ben sei Nastri contro i cinque del film dei D'Innocenzo, premiato per film, produttore, sceneggiatura, fotografia e costumi.

Fra i premiati anche "Figli" di Giuseppe Bonito (miglior commedia, attore di commedia Valerio Mastandrea e attrice Paola Cortellesi) e, sempre con tre premi, "La dea fortuna" di Ozpetek (miglior attrice protagonista Jasmine Trinca, colonna sonora e canzone originale 'Che vita meravigliosa' di Diodato). "Cameo" dell'anno a Barbara Alberti.

Miglior attore è Pierfrancesco Favino per "Hammamet". Premiata anche come miglior attrice non protagonista Valeria Golino per due film, "Ritratto di una giovane in fiamme" e "5 è il numero perfetto" del cagliaritano Igort.

Miglior regista esordiente è Marco D'Amore per "L'immortale"; il riconoscimento per il miglior soggetto va a "Il signor diavolo" di Pupi, Antonio, Tommaso Avati.

Tra i premi speciali assegnati dal direttivo dei giornalisti cinematografici, Film dell'anno è "Volevo nascondermi" di Giorgio Diritti che vede premiati anche i produttori Carlo Degli Esposti e Nicola Serra (Palomar) e Paolo Del Brocco (Rai Cinema) e il protagonista Elio Germano, e il nastro alla Carriera a Toni Servillo.

Ultimo nastro assegnato, non certo per importanza, quello "europeo" a Pedro Almodóvar a quarant'anni dal suo esordio con "Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio" e dopo una carriera costellata di successi che lo hanno consacrato vera icona del cinema mondiale.

Almodovar non sarà al Maxxi, ma ha inviato un video-messaggio di ringraziamento.

(Unioneonline/v.l.)
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