Grande commozione, ieri, per la prima puntata della nuova stagione de "Le Iene", dove ad andare in scena è stato il ricordo di Nadia Toffa.

A darsi appuntamento 101 "Iene", che nei 23 anni di trasmissione si sono alternate, abito e cravatta rigorosamente neri, negli studi di Cologno Monzese.

"Un'unica grande famiglia - come riportato sulle pagine social della trasmissione - pronta a stringersi nell'abbraccio più caloroso prima di tornare in scena".

Ad aprire il programma il video che Nadia Toffa ha voluto lasciare prima di salutare il suo pubblico, gli amici e i colleghi. Un'idea maturata in una mattina di dicembre, e diventata grazie all'aiuto dell'autore Giorgio Romiti un video di venti minuti di grande emozione, ma anche di amore e di passione vera per il suo lavoro e per la vita.

E le 101 "Iene" entrano in scena, una dietro l'altra, anche Lorenzini accompagnato sulla sedia a rotelle.

A fare da colonna sonora allo struggente momento, in cui nessuno ha nemmeno la forza di sorridere, è "You Can't Always Get What You Want" dei Rolling Stones.

A rompere il ghiaccio è Alessia Marcuzzi, tra le lacrime.

"Abbiamo pensato tanto a come iniziare questa puntata senza di lei - spiega Alessia - molti qui la conoscevano meglio di me e spero di riuscire a dire quel che penso, al meglio. Volevamo stare qui e in qualche modo festeggiare la vita. Questo voleva Nadia. Diceva sempre così. Sorrideva sempre. Lei aveva sempre il sorriso stampato in faccia. Era una cosa genetica il suo sorriso. Noi ci proveremo, ma il nostro sorriso non sarà mai uguale al suo. Nadia aveva detto a tutti di avere il più terribile dei mali, ma aveva sempre la speranza di farcela. Nonostante qualcuno di noi lo sapesse, quando è arrivata la notizia della sua scomparsa, la botta è stata molto forte. Anche per voi. Il vostro affetto è stata una cosa gigante e questo è stato importante".

"Nadia sapeva che il suo cancro - lei lo chiamava col suo nome - non le avrebbe dato più un anno di vita - prosegue ancora la Marcuzzi - e quando giocando diceva 'vai su Google a digitare la malattia che è venuta a me' spiegava che l'unica cosa che ti succede in quel momento, quando vedi cos'è, è che ti si ferma il respiro e che ti devi sedere".

E ancora: "Noi tutti vedevamo Nadia combattiva: era quella delle inchieste, combattiva, tenace. Però anche lei ha pianto. Non ve lo ha fatto vedere mai. Anche a lei girava la testa e le mancava il sorriso e si è dovuta sedere. Cosa ha deciso di fare quella 'guerriera'? Ha deciso che doveva andare avanti a sorridere e non darla vinta al tumore. Quindi ha cominciato a lavorare e a non provare vergogna. A volte le malattie ti portano a provare vergogna. Nadia ha voluto ricordare che in tanti lottano, con grande dignità e forza, contro questo male. Diceva sempre che non conta quanto vivi ma come vivi. Nadia ha fatto sempre quello che voleva fare nella sua vita. Voleva fare la 'Iena' fin da studentessa. Voleva indossare questa giacca e questa cravatta".

Poi ancora le lacrime, l'abbraccio con Simona Ventura per darsi forza, e la conclusione. "Lo so che sembra stupido - spiega - ma lei ci sta guardando ora, e ride mentre dice: 'Ma guarda questi minchioni cosa stanno facendo!'. Lo so che ci stai guardando. Sei una ragazza magica. Ci hai riempito il cuore. Ti salutiamo, Nadia".

IL VIDEO DI NADIA TOFFA:

(Unioneonline/v.l.)
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