Maria Amelia Monti e Marina Massironi sul palco del Teatro Massimo
Le due celebri attrici sono protagoniste del primo titolo del cartellone 2023 de “La Grande Prosa” del CedacPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Riprende questa sera, mercoledì 4, al Teatro Massimo di Cagliari il cartellone de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna presieduto da Antonio Cabiddu.
“Il marito invisibile”, una storia d'amore e d'amicizia, originale e divertente commedia scritta e diretta da Edoardo Erba, interpretata da Maria Amelia Monti e Marina Massironi e prodotta da “Gli Ipocriti” e Melina Balsamo, è il primo titolo del 2023, scelto dalla direttrice artistica Valeria Ciabattoni, e resterà in scena fino all’8 gennaio, tutti i giorni da mercoledì a sabato alle 20.30 e la domenica alle 19.
Una pièce intrigante e ricca di coups de théâtre, affidata alla verve e alla vis comica di due raffinate e brillanti interpreti, due artiste di spicco della scena italiana, conosciute e amate dal grande pubblico, con scenografie di Luigi Ferrigno, costumi di Nunzia Russo, musiche di Massimiliano Gagliardi, disegno luci di Giuseppe D'Alterio e realizzazione video a cura di Davide Di Nardo e Leonardo Erba.
Tra i più interessanti e apprezzati drammaturghi italiani, Edoardo Erba, autore di testi di successo, tradotti e rappresentati anche all'estero, come “La notte di Picasso”, “Vizio di Famiglia” e “Déjàvu”, oltre alla celeberrima “Maratona di New York”, si confronta con la questione sempre attuale e controversa dell'uso, e abuso, degli strumenti informatici nella vita di ogni giorno.
Focus sulle relazioni umane e sui cambiamenti dettati dal ritmo frenetico dell'esistenza come dalle possibilità offerte dalle moderne tecnologie, che permettono di azzerare le distanze e comunicare “in tempo reale”, o quasi, con il mondo intero ma paradossalmente rendono più rari gli incontri e i confronti diretti, facendo così diventare più significativa e preziosa l'emozione di un abbraccio, di uno scambio di sguardi, di un sorriso, una stretta di mano o una carezza.
La pièce indaga sulle trasformazioni culturali e sociali, dopo l'esperienza terribile, e per molti devastante, della pandemia, con l'isolamento dei mesi del lockdown e i traumi e le paure suscitati dalla consapevolezza della propria e altrui fragilità, oltre all'abitudine di affidarsi alle chat, ai messaggi e alle videochiamate, che nel periodo più drammatico delle restrizioni imposte dall'emergenza sanitaria hanno rappresentato l'unico legame con l'esterno, una fondamentale e irrinunciabile finestra sul mondo.
“Il marito invisibile”, attraverso la chiave dell'ironia, mette l'accento sulle mutazioni sottili che avvengono nelle nostre esistenze, e dunque sulla necessità di prenderne coscienza e all'occorrenza stabilire dei limiti affinché la realtà virtuale non invada totalmente lo spazio delle relazioni, privandoci dei contatti diretti, tanto che perfino le storie d'amore iniziano, e finiscono, in chat, come se volontariamente si scegliesse di rinunciare all'uso di tutti i cinque sensi, isolandosi in una sorta di “bolla”, come accade alle due protagoniste, in una anticipazione di futuri possibili.
Il valore aggiunto alla pièce è assicurato dalla straordinaria capacità delle due attrici, molto note ed apprezzate anche dal pubblico del piccolo schermo per la loro sterminata carriera a cavallo tra tv, palco e cinema, di rendere in chiave ironica e comica quadri di vita di eccezionale importanza nella quotidianità di tutti noi.
L.P.