Il coming out ha fatto il giro del web ed è finito su tutti i giornali, ma Marco Carta aveva già messo in conto le critiche: "Lo sapevo, la comunità gay è stata quella che mi ha attaccato di più, ma ho ricevuto anche tanti messaggi di stima".

Il cantante cagliaritano spiega a Tgcom: "Ero pronto a confessare la mia verità da due anni, ma la famiglia e le persone che lavorano con me mi hanno chiesto di farlo quando fossi sicuro al cento per cento. La verità è che ero molto sereno, sapevo che non sarebbe successo nulla di male". La verità paga sempre.

"Poi è arrivato il singolo - continua il cantante - e ho deciso che quel momento era arrivato. Ho sempre detestato mio padre perché non mi ha dato la possibilità di conoscerlo, è morto troppo presto, a me è rimasto questo groppone. Me la porto dietro da tutta la vita, se ci penso mi viene da piangere, mi tormenta. Quando ho scritto questa canzone, che è collegata a una figura che non ho mai avuto e a due uomini che si amano, ho capito che era arrivato il momento di parlarne. Mi ha aiutato la musica, mi ha salvato ancora una volta. E, adesso, finalmente mi sento libero. Pensate che non avevo mai baciato in pubblico il mio compagno. Solo una volta, lontano dall'Italia".

Adesso per Marco Carta inizia davvero un nuovo capitolo. Anche lavorativo. Il cantante, infatti, ha lasciato la Warner, l'etichetta discografica che lo aveva cullato sin dal successo di "Amici": "Ho intrapreso un nuovo cammino, sto cambiando tutto. Sto lavorando al nuovo album. Conto di finirlo per questa primavera".
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