Non più test antidroga, le Iene passano ai test anti-Covid.

Gli inviati della trasmissione satirica Stefano Corti e Alessandro Onnis la scorsa settimana si sono appostati fuori dalla Camera e dal Senato con tanto di medico pronto a pungere il dito agli onorevoli di passaggio per prelevare quella goccia di sangue necessaria a vedere se avessero sviluppato gli anticorpi al nuovo coronavirus.

Non tutti hanno accettato di sottoporsi all'esame. Stefania Prestigiacomo, che ha accettato, è risultata positiva sia al primo che al secondo esame del sangue eseguito, salvo poi risultare negativa al tampone, segno che la deputata di Forza Italia ha superato la malattia, o non l'ha mai sviluppata pur essendo stata contagiata.

La Prestigiacomo si è messa in quarantena e ha deciso di sottoporsi prima a un nuovo test sierologico (il terzo, questa volta con prelievo ematico), anch'esso positivo, poi al tampone.

"Questo dimostra - sottolineano Le Iene - che i test rapidi sono degli esami validi. Non danno una patente d'immunità, ma sono credibili".

Anche Giorgio Mulè è stato sottoposto all'esame: "Ho accettato, avevo molta paura, non posso svelare l'esito per non rovinare il finale che sarà trasmesso in tv, ma sono tornato subito alla Camera, questo è un indizio". Di negatività ovviamente.

Anche Osvaldo Napoli, deputato forzista, ha offerto il dito senza problemi: "L'avevo già fatto con prelievo del sangue dieci giorni prima, ma ho accettato e avuto un'ulteriore prova di negatività".

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata