È bufera di polemiche contro la serie "13 Reasons Why" uscita su Netflix circa un mese fa, prodotta da Selena Gomez e tratta dal romanzo di Jay Asher, che racconta la storia di un'adolescente americana, Hannah Baker, che si suicida e prima di morire registra 13 audiocassette in cui spiega le ragioni del suo gesto.

Una serie che tratta temi delicati come violenza sessuale, droghe e alcol, che però secondo molti argomenta il tema del suicidio in modo "pericoloso e irresponsabile".

A puntare il dito contro il telefilm sono soprattutto educatori e psicologi anglosassoni, convinti che descrivere un suicidio nel dettaglio grafico potrebbe portare addirittura a un "contagio" con il rischio che i giovani possano imitare il gesto.

Tanto che in alcune scuole canadesi è stato addirittura vietato di parlare della serie.

Dal canto proprio, Netflix ha deciso di accogliere in parte le critiche, annunciando che nei titoli verranno aggiunti ulteriori avvisi di allerta "come precauzione extra per gli utenti in procinto di vedere la serie".
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