Eleganza e passione, festosa allegria e malinconia struggente: c'è tutta la grammatica del flamenco in "Fuego", la seducente e infuocata danza andalusa che ieri sera ha ammaliato il pubblico dell'Arena del Parco della Musica.

Il balletto di Antonio Gades e Carlos Saura, ispirato a El amor brujo (L'amore stregone) su musica di Manuel de Falla, nella raffinata e coinvolgente interpretazione della Compañía Antonio Gades, è andato in scena ieri sera a Cagliari. Un felice esordio nel capoluogo sardo per Tommaso Ussardi, giovane compositore e direttore veneto alla guida dell'Orchestra del Lirico in una felice alchimia.

E' stato il quarto appuntamento con "classicalparco", rassegna del teatro Lirico. "Fuego" nasce nel 1989 come trasposizione teatrale di un film di Carlos Saura. Danze e sinfonie inframmezzate da canti popolari, colori, gesti, movimenti eleganti di braccia che volteggiano e i colpi dei piedi a segnare il ritmo incalzante. Il pubblico si è lasciato coinvolgere dalla bellezza spettacolare dell'opera di Gades che ha saputo far dialogare la grandissima tradizione del flamenco "il sangue del suo popolo" con l'estetica contemporanea.

Una sequenza di sette quadri per raccontare una storia di passione, morte e rinascita. Pennellate di rosso, nero e il bianco che diventa simbolo di una rinascita nella scena come nella vita, dopo la chiusura dei teatri. Un successo lungo 32 anni confermato dai lunghi applausi, ovazioni, ripetuti "bravi".

In scena Álvaro Madrid (Carmelo), Maria José Lopéz, (Candela), Juan Pedro Delgado (lo spettro) e Stella Arauzo (la Strega), otto ballerini della compagnia, quattro cantanti e due chitarristi. Un viaggio nella danza flamenca, attraverso l'incandescente passione della storia d'amore.

Uno degli esempi più puri dello stile di Antonio Gades, secondo cui "se si vuole cambiare, si deve tornare alla tradizione". Lo spettacolo sarà replicato fino al 10 luglio. 

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata