Dopo le controversie legali con l’ex moglie Amber Heard - rilevando nello scorso anno uno dei picchi di curiosità ed intrattenimento per tutti i fan del noto interprete e non solo - Johnny Depp torna finalmente sul grande schermo con la pellicola francese “Jeanne Du Barry”, inaugurando la 76esima edizione del Festival di Cannes. Dopo l’assenza del divo sulla Croisette da ben dodici anni, l’attesa per la sua ricomparsa è stata quanto meno trepidante. 

Nei panni di Re Luigi XV, l’attore ha preso parte alla pellicola come co-protagonista; si tratta dunque, dopo parecchio tempo, del primo importante ruolo in una grande produzione. Conformemente al programma, Depp ha sfilato sul red carpet insieme alla regista ed interprete Maïwenn Le Besco, protagonista nel ruolo di Marie-Jeanne Bécu, contessa du Barry, personaggio storico che grazie al suo fascino ed acume diverrà l’ultima favorita del Re, aldilà delle sue modeste origini. I due presenzieranno anche alla conferenza stampa e a tutte le attività annesse. 

Il film si concentra soprattutto sul sentimento folle che nutre il Re nei confronti dell’umile donna, ignorando il fatto di essere una cortigiana. Quest’ultima, a sua volta, farà leva sulle proprie spiccate doti per compiere la sua ascesa sociale, ma una volta accolta a Versailles la sua presenza non verrà vista di buon occhio dai membri della corte. 

Il film è atteso in Italia con la distribuzione di Notorious Pictures, anche se parrebbe ancora in attesa di un distributore americano. Come si legge su Hollywood Reporter, per il ritorno in pompa magna dell’attore sul grande schermo si sono espresse alcune fonti: «La gente ha dovuto rischiare con Robert Downey Jr. quando è uscito dalla riabilitazione e ha finito per ripagare la fiducia in modo enorme» afferma ad esempio un noto distributore. E rispetto a come il film verrà accolto dalla critica un distributore indipendente sostiene: «Lo prenderemo assolutamente in considerazione se il film dovesse essere  buono e soprattutto grazie a lui. Per un'azienda come la nostra, rappresenta un'opportunità». Un altro distributore ancora ritiene invece quanto segue: «Sembra più un progetto adatto allo streaming. È meno rischioso».

Altrettanto determinante sarà considerare il modo in cui la stampa valuterà la pellicola, anche per capire se l’interesse verterà più sulla qualità del film o sul confronto serrato con la passata carriera di Depp. Indubbiamente ciò andrà ad influire sull’interesse di altri possibili acquirenti, d’altronde ben pochi sarebbero disposti a prendersi un rischio di fronte a critiche troppo deludenti.

Giovanni Scanu

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