“Ci sono stati momenti in cui Michael mi provocava, per il mio corpo, chiamandomi, scrofa, cavalla o vacca”.

Janet Jackson si racconta a 360 gradi nel documentario "Janet" in uscita il 28 gennaio negli Stati Uniti. E rivela anche inediti dettagli del suo complicato rapporto con il fratello Michael.

"Sono una mangiatrice emozionale, mi sono sempre confortata mangiando se ero stressata o stavo male...", spiega la cantante, 55 anni. E il fratello spesso la prendeva in giro per questo: “Poi rideva e io anche, come fanno gli adolescenti, erano scherzi tra fratelli, ma dentro rimanevo ferita e questo ha influenzato sicuramente la mia autostima".

“I miei problemi con il peso e le difficoltà ad accettare il mio corpo in realtà sono iniziati davvero quando ho cominciato a recitare in Good Times – ha aggiunto, ricordando il famoso personaggio di Penny nella serie tv - Mi sono sviluppata molto presto e sin da giovanissima avevo delle forme evidenti, soprattutto il seno, ma me lo fasciavano in modo da farmi sembrare piatta".

Portare il suo cognome non è stato sempre semplice, soprattutto per le controversie giudiziarie di cui è stato protagonista Michael: "È stato frustrante per me. Abbiamo sempre tenuto le nostre vite separate, anche se eravamo fratello e sorella, e anche le accuse contro di lui non avevano nulla a che fare con me, volevo essere lì per lui, supportarlo il più possibile". Insomma “non è stato proprio facile per me essere la sorella di Michael Jackson".

(Unioneonline/D)

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