"Il tatuatore di Auschwitz", sul piccolo schermo la storia d'amore che ha commosso il mondo
A firmare il lavoro la sceneggiatrice Jacquelin Perske, autrice di "Seven Types of Ambiguity"Una storia così intensa da far vibrare anche le più profonde corde dell'animo.
La vicenda del tatuatore di Auschwitz Birkenau , Lale Sokolov, al centro dell'omonimo romanzo di Heather Morris edito in Italia da Garzanti, arriverà presto in tv.
Ad accaparrarsi i diritti per la diffusione sul piccolo schermo è la società britannica Synchronicity Films, che ha annunciato il lancio per gennaio 2020, in occasione del 75esimo anniversario dalla liberazione di Auschwitz.
Al centro della vicenda una storia d'amore nata nel terribile campo di sterminio polacco, dove Lale viene incaricato di marchiare sulle braccia con il numero identificativo gli altri ebrei come lui.
Un giorno i suoi occhi incrociano quelli di una giovane ebrea, Gisela 'Gita' Furman: è amore a prima vista, e inizia così un rapporto fra i più coraggiosi, indimenticabili e umani dell'Olocausto.
Sfruttando i piccolissimi privilegi della sua posizione, Lale fa avere a Gita sparute scorte di cibo, lettere e riesce a farla impiegare in lavori il più salutari possibile.
Entrambi sopravvivono all'olocausto, ma due giorni prima che i sovietici arrivino ad Auschwitz, Lele viene trasferito a Mauthausen. Della sua amata conosce solo il nome, e con una flebile speranza di ritrovarla si reca quindi a Bratislava, uno dei maggiori centri di smistamento dei sopravvissuti di ritorno a casa.
La ricerca dura settimane, e alla fine l'incontro fra i due è del tutto casuale: si sposano e nel 1948 si trasferiscono a Melbourne, in Australia.
La vicenda dei due diviene nota solo alla morte di Gita, avvenuta nel 2003, quando Lale pensa i tempi sia il momento di farlo anche per non essere in futuro "etichettato" come collaborazionista dei nazisti.
L'incontro con la scrittrice neozelandese Heather Morris avviene quasi per caso, e nell'arco di tre anni, fino alla morte di Lale nel 2006, lui le racconta per filo e per segno la sua vita.
Il libro viene quindi pubblicato nel gennaio del 2018, e riscuote commozione ed apprezzamento in tutto il mondo.
Ad occuparsi della trasposizione cinematografica la sceneggiatrice Jacquelin Perske, autrice fra le altre cose di "Seven Types of Ambiguity".
(Unioneonline/v.l.)