Trentamila euro.

È la cifra che la Rai dovrebbe spendere per mandare in onda, domani sera, sul secondo canale, lo spettacolo "C'è Grillo", con protagonista il comico garante del Movimento 5 Stelle.

A fornire i dettagli è l'agenzia Adnkronos, che spiega: "Si tratta dei diritti che viale Mazzini dovrebbe corrispondere alla 'Marangoni spettacoli', ovvero all'agente storico di Beppe Grillo, per l'uso di vecchi filmati del comico genovese".

Sempre a quanto risulta all'Adnkronos, "il contratto non è stato ncora firmato, ma di fatto sarebbe, nero su bianco, sulla scrivania dell'ad Rai Fabrizio Salini".

Un possibile ritorno sulla tv pubblica, quello di Beppe Grillo, che ha già scatenato inevitabili polemiche politiche.

"Il nuovo regime giallo-verde ha trovato il suo nuovo cantore da valorizzare sul servizio pubblico: è Beppe Grillo. Non è lai Rai, è una specie di Istituto Luce", il commento piccato di Andrea Marcucci, capogruppo del Pd in Senato.

"Ricordo - aggiunge Marcucci - quando il presidente Fico indicava come modello per il servizio pubblico la BBC. Sembra passato un secolo, ora che sono al governo, hanno eletto Foa, truccando il voto della Vigilanza, hanno monopolizzato i Tg, ed ora il genio del nuovo corso Carlo Freccero inizia la serie sui nuovi eroi sovranisti con Beppe Grillo. Hanno una faccia tosta da non credere".

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata