Il grande cartellone itinerante del Cedac, che è l’artefice dell’unico circuito multidisciplinare dello spettacolo dal vivo in Sardegna riconosciuto dallo Stato e presieduto da Antonio Cabiddu, regala agli appassionati una chicca preziosa delle creazioni dedicate alla migliore canzone d’autore della Sardegna.

La programmazione allestita dalla direttrice artistica Valeria Ciabattoni propone, nell’ambito della circuitazione dei grandi eventi di teatro, musica e danza, nei più importanti teatri dell’Isola, “Poesie di Carta – Marisa Sannia, la voce del vento e del mare”, un viaggio tra parole, note e visioni con il raffinato e coinvolgente concerto-spettacolo che Grazia Di Michele, una delle migliori interpreti della canzone italiana d’autore, dedica all’artista sarda, amatissima e indimenticata interprete, autrice e attrice, già protagonista al Festival La Notte dei Poeti nello scenario incantato di Nora.

Sarà un’antologia di canzoni in italiano, sardo e spagnolo, per un imperdibile trittico a partire da stasera (domenica 30 gennaio) alle 21 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer, per continuare domani alle 21 al Teatro “Antonio Garau” di Oristano e infine martedì 1 febbraio alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale.

Sotto i riflettori,  insieme con Grazia Di Michele voce e chitarra, l’affiatato ensemble che schiera Marco Piras pianoforte, amico storico di Marisa Sannia e arrangiatore di alcuni suoi bellissimi lavori, Fabiano Lelli chitarra, Gioele Lumbau viola, Ermanno Dodaro contrabbasso e Bruno Piccinnu percussioni.

Un modo per riscoprire il fascino di brani celeberrimi tra cui “Come stasera mai” di Sergio Endrigo accanto alle poesie in musica di “Rosa de Papel”, l’ultimo album di Marisa Sannia, uscito postumo nel 2008, ispirato alle opere giovanili di Federico García Lorca, e “Melagranàda” del 1997,  il secondo disco in lingua sarda dell’artista di Iglesias - dopo “Sa oghe de su entu e de su mare” (1993) sui versi di Antioco Casula, meglio conosciuto come “Montanaru” -  realizzato in collaborazione con il poeta e scrittore Francesco Masala.

Un dialogo a distanza sul filo delle melodie e delle emozioni tra le due artiste accomunate dall’amore per la musica e per la poesia: Grazia Di Michele, romana di origini abruzzesi, all’attivo un’intensa carriera dagli esordi con il trio Ape di Vetro ai concerti al leggendario Folkstudio nella capitale, ai primi albums “Ragiona col cuore”, “Le ragazze di Gauguin” e “L’amore è un pericolo”, la partecipazione al Festivalbar e a varie edizioni del Festival di Sanremo, la collaborazione pluriennale come giurata e docente tra le più autorevoli di “Amici” di Maria De Filippi, spettacoli come “Chiamala vita” con Maria Rosaria Omaggio, “Io non so mai chi sono” e la commedia “Dì a mia figlia che vado in vacanza” di Denise Chalèm, fino a “Anime di Vetro” scritto con Rossana Casale e all’inedito “Madre Terra” con immagini video di Ari Takahashi, “incontra” Marisa Sannia attraverso l’eredità preziosa delle sue canzoni.

“Poesie di Carta” è quindi un personalissimo omaggio di Grazia Di Michele all’artista sarda, alla “riscoperta” di un originale e variegato repertorio, frutto di un immenso talento e di una straordinaria sensibilità, di una capacità di conciliare le istanze della modernità con salde radici nella cultura dell’Isola.

Un evento multimediale in cui si fondono le diverse anime delle due protagoniste: Marisa Sannia, evocata attraverso immagini e frammenti audiovisivi, ma soprattutto attraverso la musica e le parole delle sue canzoni e i testi dei poeti da cui ha tratto ispirazione e Grazia Di Michele che, insieme al suo quintetto e accompagnata da una straordinaria capacità di ammaliare il pubblico con una personalità che scava dentro le canzoni e ne trae linfa vitale per concerti indimenticabili, reinterpreta quei brani, in una chiave quasi “filologica”, e ne restituisce intatti il fascino e le delicate armonie.

Sarà l’occasione anche per i più giovani di conoscere una meravigliosa personalità della canzone italiana che ha portato i 4 mori nell’olimpo del panorama artistico del Belpaese.

Icona della musica sarda del Novecento, ex campionessa di basket, cantautrice e attrice, Marisa Sannia (1947–2008), originaria di Iglesias, ha conquistato i primi successi negli Anni Sessanta, da Canzonissima al Festival di Sanremo, interpretando brani di Sergio Endrigo e Luis Bacalov, dall’esordio con “Tutto o niente” e “Una cartolina” (ma anche “Dai” di Canfora e Lina Wertmüller, presentata a Parigi), “Lo sappiamo noi due” (parole di Sergio Bardotti, musica di Endrigo), “Sarai fiero di me” (terzo posto nella sezione Giovani e premio della critica al Festivalbar), fino alla fortunata “Casa Bianca” composta da Don Backy e cantata in duo con Ornella Vanoni, che le valse il secondo posto nella kermesse sanremese (con oltre 500mila copie vendute).

Quel fatidico ’68 ha visto anche l’uscita di “Non è questo l’addio”, già incisa insieme a “Sono innamorata (ma non tanto)”, “Io ti sento” di Armando Trovajoli per la colonna sonora di “Straziami, ma di baci saziami” di Dino Risi e “Colpo di vento”, sigla finale del programma televisivo “Ciao mamma”, “Una donna sola, Una lacrima”, oltre all’uscita del suo primo 33 giri “Marisa Sannia”.

La carriera dell’artista è proseguita tra le apparizioni alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Una Canzone per l’Europa a Lugano, il Festival di Varadero a Cuba e Expo ’70 a Osaka, il Festival di Spalato, e ancora il Festival di Sanremo: diva della musica leggera ma anche interprete di canzoni d’autore, dall’album “Marisa Sannia canta Sergio Endrigo e le sue canzoni” (1970) ai brani di Luis Bacalov, RobertoVecchioni, Francesco De Gregori, Bruno Lauzi, Amedeo Minghi e Vinícius de Moraes. Indossatrice e fotomodella, dai fotoromanzi, al teatro – con due “opere-folk”, “Caino e Abele” e “Storie di periferia”, allo sceneggiato televisivo “George Sand”, accanto a Giorgio Albertazzi, Anna Proclemer e Paola Borboni e nel cast del film di Pupi Avati “Aiutami a sognare”.

Il ritorno al teatro, negli Anni Novanta, con “Memorie di Adriano – Ritratto di una voce”, regia di Maurizio Scaparro, accanto a Giorgio Albertazzi, nel ruolo che fu di Maria Carta.

Una carriera strabiliante, costellata di successi, mai sopra le righe e amata da tutti per la sua riservatezza fino alla morte prematura nel 2008.

La voce di Marisa Sannia continua ad affascinare ed a risuonare nei suoi dischi e attraverso le sue canzoni interpretate in Spagna da Ester Formosa e in “Poesie di Carta” con questo lavoro straordinariamente toccante di una eccellente Grazia Di Michele.

Anche Maria Lai le dedicò un evento speciale alla Stazione dell’Arte di Ulassai nel 2009: il  tributo di una roccia ad un fiore appassito troppo presto.

L.P.

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