Focus sul valore dell'amicizia, ne “L'onesto fantasma” con drammaturgia e regia di Edoardo Erba, uno dei più affermati e conosciuti drammaturghi italiani, già autore di un testo cult come “Maratona di New York” che, dopo il debutto trionfale di ieri al Teatro Comunale di Ittiri, proseguirà il tour stasera, mercoledì 21 febbraio, al Teatro Comunale di Ittiri, domani all’Auditorium Multidisciplinare di Arzachena, venerdì 23 febbraio al Teatro Civico “Oriana Fallaci” di Ozieri, sabato 24 febbraio al Teatro San Bartolomeo di Meana Sardo e infine domenica al Teatro Costantino di Macomer nell’ambito della Stagione de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC, Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna presieduto da Antonio Cabiddu con la direzione artistica di Valeria Ciabattoni.

Sotto i riflettori Gianmarco Tognazzi, uno dei più importanti protagonisti del teatro italiano e con alle spalle una carriera straordinaria e sterminata di grandi successi anche in tv e nel grande schermo.

Oltre 100 titoli tra cinema e serie televisive con i più prestigiosi registi italiani, Premio "Hystrio 2000 – Altre Muse", protagonista in importanti cortometraggi, Gianmarco Tognazzi è uno degli attori più amati dal pubblico e mantiene un legame speciale con la Sardegna.

Con lui sul palco Renato Marchetti e Massimiliano Franciosa, che sostituisce Fausto Sciarappa, con la partecipazione in video di Bruno Armando, per uno spettacolo intrigante e coinvolgente sul confine tra vita e sogno, e dove si intrecciano realtà e finzione, con le eleganti scenografie di Alessandro Chiti e le musiche originali di Massimiliano Gagliardi, con disegno luci e sound design di David Barittoni, aiuto regista Francesca Pentasuglia e produzione Altra Scena e Viola Produzioni: attraverso un meccanismo metateatrale, “L'onesto fantasma” affronta il tema della perdita, del dolore e del rimpianto, trasfigurandolo in una sorta di catarsi attraverso la poesia.

Il racconto delle emozioni si dipana a partire dall'antica amicizia tra quattro attori, creatasi grazie all'intensa frequentazione nel corso di una tournée e in qualche modo interrotta per la tragica fine di uno di loro: dei tre superstiti solo uno, Gallo, ha raggiunto le vette del successo grazie alle sue interpretazioni cinematografiche, mentre gli altri due, Costa e Tito, attraversano un momento difficile e infatti cercano di coinvolgerlo in un loro progetto teatrale con la speranza di dare nuovo slancio alle proprie carriere.

In realtà per Gallo, che gli voleva davvero un bene dell'anima, la perdita dell'amico rappresenta ancora un trauma irrisolto, tanto che ha deciso di non ritornare mai più sul palcoscenico e nel tentativo di persuaderlo nasce l'idea di realizzare una mise en scène dell'Amleto di William Shakespeare affidando al defunto il ruolo dello spettro, con tanto di nome in locandina.

Un dilemma per Gallo, artista noto e amato dal grande pubblico, ben consapevole delle ragioni di quell'insistenza, perché quell'omaggio postumo non gli pare appropriato e neppure troppo di buon gusto, almeno finché l'amico scomparso non gli appare in veste di fantasma, giunto dall'aldilà proprio come il padre di Amleto, per chiedere giustizia e vendicarsi dei tradimenti e degli inganni degli antichi compagni di scena, costringendoli a confessare le loro colpe e ponendoli davanti alle loro responsabilità, in una sorta di gioco della verità.

La scrittura di Edoardo Erba sposa i toni ironici e pungenti, l'immediatezza, la crudeltà e la leggerezza della commedia, tra battute folgoranti e rivelazioni pericolose, a spunti di riflessione sulla condizione umana, per indagare sul significato e sull'importanza dell'amicizia, un legame fatto di stima e lealtà, solidarietà e fratellanza, che resiste allo scorrere del tempo e ai cambiamenti, tanto da vincere perfino la morte.

L.P.

© Riproduzione riservata