Un Mario Draghi meno conosciuto quello raccontato in tv da Giancarlo Magalli, ospite a Verissimo di Silvia Toffanin.

Il conduttore ha ripercorso in un’intervista le tappe della sua vita, soffermandosi fra i ricordi proprio su quello del premier nelle vesti di compagno di classe. Entrambi hanno frequentato il liceo Massimo a Roma, dai gesuiti.

“È cambiato soprattutto lui. Io già facevo gli spettacoli”, ha ironizzato Magalli. “Non è mai stato un secchione”, ha raccontato, “ma le gare di latino e greco le vinceva tutte, e vinceva anche quelle di ginnastica”.

“Draghi era intelligente, simpatico e una persona molto corretta: non era uno di quelli che faceva la spia al professore – ha aggiunto – Insomma, era una persona estremamente piacevole”.

"Da ragazzino era come adesso”, ha poi precisato, “con la sua riga, pettinato come adesso e sempre con quel sorriso che era il suo biglietto da visita. Il mio timore è che i politici si accorgano che è più bravo di loro”.

Giancarlo Magalli ha poi ricordato Raffaella Carrà con cui era legato da una forte amicizia. “Nessuno lo sapeva”, ha detto a proposito della malattia che in pochi mesi ha portato via la regina della televisione italiana. “Lei aveva capito che era una strada senza ritorno, aveva lasciato indicazioni sul suo funerale”.

“Non sono andato al Quirinale – ha poi aggiunto a proposito della sua presunta e discussa candidatura al Quirinale – ma adesso punto al papato, sarò vescovo in Don Matteo”, la battuta circa il suo nuovo ruolo nelle vesti di attore nella celebre serie tv di Rai1.

(Unioneonline/v.l.)

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