Arriva in Sardegna l'attesissimo spettacolo di Arturo Brachetti "Pierino, il Lupo e l'altro" che sarà in scena, con l'Orchestra della Cooperativa Teatro e Musica di Sassari diretta dal Maestro Giacomo Loprieno, domani, venerdì 18, alle ore 20.30 al Teatro Verdi di Sassari per la stagione dei Grandi Interpreti organizzata da Stefano Mancini e il giorno seguente, alle 20:30, al Teatro Massimo di Cagliari per la rassegna "Pezzi Unici" voluta dalla direttrice artistica del Cedac Valeria Ciabattoni nell'ambito del Circuito Multidisciplinare dello spettacolo dal vivo della Sardegna presieduto da Antonio Cabiddu.

Il moderno "racconta-storie", camaleontico e geniale, capace di trovate sceniche irripetibili, Arturo Brachetti, uno degli artisti teatrali italiani più conosciuti a livello internazionale, sarà la voce narrante di questa favola in musica, prodotta da Arte Brachetti, un concerto classico ma non tradizionale. La colonna sonora sarà eseguita dall'Orchestra sassarese sotto la direzione di una bacchetta illustre, quella del compositore, pianista e arrangiatore toscano Giacomo Loprieno, con un repertorio che va dalle opere classiche alla musica per film: pezzi di Sergej Prokofiev, Nino Rota, Johann Strauss, Gabriel Fauré, Richard Wagner ma anche i Queen.

Maestro Loprieno, come è nata l'idea di "Pierino, il Lupo e l'altro" con Arturo Brachetti?

"Il progetto viene dal lontano 2013 con una prima esecuzione per la Tv di Stato eseguita dall'Orchestra Sinfonica della RAI di Torino. Il merito mio, ma soprattutto di Arturo e di tutto lo staff che lavora a questo progetto, è stato quello di renderlo un format intelligente e adatto ad ogni teatro o festival. Un grande viaggio spensierato e irriverente tra i compositori più celebri della classica e nel mondo dei maestri e professori d'orchestra con i loro vizi e virtù. Insomma si ascolta, si guarda e si impara con leggerezza".

Nella sua attività sinfonica e operistica ha diretto in Italia e all'estero nei più importanti teatri internazionali. Qual è il repertorio che predilige?

"Musicalmente sono cresciuto nei teatri dell'opera, quindi è là che la mia sensibilità mi porta, con un amore sconfinato per il verismo italiano e due giganti assoluti come i toscani Giacomo Puccini e Pietro Mascagni".

Lei è un compositore, pianista e direttore d'orchestra di formazione classica ma è diventato celebre al grande pubblico per le sue collaborazioni con Giovanni Allevi. Quando è nato il vostro rapporto artistico?

"Lavoro a fianco del maestro Allevi da vent'anni con un legame che va al di là della collaborazione professionale e musicale e si basa sulla condivisione di un concetto di fondo: la musica è innovazione e continuo movimento, negarlo ci porta ad essere lontani dal pubblico e tradire il nostro ruolo".

Perché secondo lei piace così tanto la musica di Giovanni Allevi?

"Forse sono di parte quando dico che genialità, coraggio nelle scelte e coerenza nel portarle avanti non possono che far amare un compositore dal suo pubblico ma sono realista quando dico che decenni di teatri e arene piene, in Italia e nel mondo, non possono essere un caso ma la conferma che alcuni artisti cambiano le cose".

Tra le sue tantissime attività anche un progetto dedicato a Ennio Morricone che è in tour da diversi anni e le richieste sono ancora tantissime. 

"Siamo al quarto anno di tour con il progetto The Legend dedicato a Ennio Morricone e il suo successo non si è mai attenuato. Questa musica è parte integrante del cultura del pianeta, supera le generazioni e si smarca dai film per i quali è stata scritta. Per me e per i miei musicisti è un onore rendere omaggio a questo genio ogni volta che possiamo".

Cos'altro ci dobbiamo aspettare dal maestro Giacomo Loprieno per il futuro?

"Sicuramente altre tappe al fianco dei grandi artisti che abbiamo citato e poi presto si cambierà orizzonte visto che saremo sul palco con Drusilla Foer per tre grandi spettacoli in maggio, mentre in estate celebreremo i 50 anni di carriera di un grandissimo cantautore italiano che ancora non posso svelare".

L.P.




 

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