Arisa è in continua evoluzione. Come artista e, forse, ancor di più come donna. E in gara per la settima volta al festival di Sanremo con il brano "Potevi fare di più", scritto da Gigi D'Alessio, torna con un nuovo look, una nuova consapevolezza e una nuova sfida artistica.

"Ho bisogno di vedermi sempre diversa - racconta -. Cambio perché cambiare mi dà nuovi punti di vista e mi immedesimo nelle persone che ho vicino". Con una certezza: "Oggi ho capito di poter fare a meno di tutto tranne che di me stessa".

"Potevi fare di più" è il racconto di un momento di liberazione da una relazione tossica, è la storia di una donna che cerca la forza di dire "basta" ai continui tentativi di tenere in piedi un amore finito.

"C'è la mia storia, ma c'è la storia di tutti - spiega - Quando ho ascoltato il brano per la prima volta ho sentito una grandissima verità. E io ho bisogno di cantare cose autentiche per sentirle mie. La canzone è riflesso di quello che sono oggi".

"Un messaggio? Imparare ad amare se stessi, per riconoscere l'amore degli altri. Quando siamo in una situazione non congeniale bisogna prendere consapevolezza che nella vita si deve essere felici. Si può fare, non è peccato".

Il brano, "dalle sonorità un po' sognanti e soffici, profondamente melodico e viscerale", farà parte del nuovo disco di Arisa che uscirà in primavera e che segna, anche in questo caso, una nuova ripartenza come indipendente con Believe. "Mi sento padrona della mia musica, prima non avrei potuto esserlo, ero inesperta e non in grado - spiega la cantante che è anche impegnata come insegnante nella scuola di Amici di Canale 5, dopo l'esperienza come giudice a X Factor -. Ora sono più coraggiosa e mi butto sulle cose. Se penso che un brano scritto da me sia bello, non mi vergogno più di portarlo avanti e di far conoscere il mio vero stile".

(Unioneonline/v.l.)
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