E’ morto a 67 anni Richard Benson. Musicista britannico naturalizzato italiano, è stato un esponente della musica underground romana negli anni ‘70 e un noto e popolare personaggio televisivo.

Benson da anni lottava con patologie cardiovascolari, l’annuncio della morte arriva dalla pagina Facebook ufficiale: “Carissimi amici e amiche – si legge -, dobbiamo purtroppo darvi la notizia più brutta possibile. Richard ha lottato come un leone anche questa volta contro la morte e purtroppo non ce l’ha fatta. Ci ha lasciato. L’ultima volta però ci ha detto: ‘Se muoio, muoio felice’”.

Un personaggio avvolto dal mistero sin dalla nascita, dichiarava di avere origini anglosassoni e di essere nato a Woking, ma non c’è mai stata alcuna conferma.

Memorabili le sue esibizioni nelle quali veniva insultato e colpito dagli spettatori con ogni tipo di oggetti. Negli anni Settanta si è fatto notare nei club romani: sul piano musicale non riscuote un grande successo, ma riesce a guadagnarsi ospitate e conduzioni in diverse trasmissioni radio e tv, diventando un'icona delle emittenti private romane.

Nel 1990 ha condotto un programma su Radio Rock, successivamente si è esibito live nei locali romani diventando un vero e proprio fenomeno trash, tra amplessi simulati sul palco e ferite sul corpo.

“Madre tortura” è il titolo del suo primo album da solista, che esce nel 1999. Ne usciranno altri due nel 2015 e 2016, “L’inferno dei vivi” e “Duello madre”. Ma la carriera musicale prosegue senza acuti, Benson si guadagna da vivere soprattutto con le esibizioni dal vivo e le ospitate in tv. Negli ultimi anni era caduto in disgrazia, tanto che sua moglie Ester aveva chiesto aiuti economici ai fan.

(Unioneonline/L)

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