Dopo le polemiche per il concerto a sorpresa non autorizzato di Salmo, in Sardegna è sbarcato Francesco De Gregori, per due date ad Alghero.

Proprio il cantautore romano nei giorni scorsi aveva detto la sua difendendo la "provocazione" del rapper olbiese. E ieri sera all'arena del rugby, davanti a poco meno di mille persone, tutte dotate di green pass e mascherina, alle 21.30 in punto “il principe” è salito sul palco. Solo, con chitarra e armonica.

La scaletta si è aperta con “Cose” e, dopo un breve saluto, il cantautore romano si è raccontato a partire dagli esordi. "Suonavo come spalla di un gruppo rock al quale il pubblico lanciava di tutto sul palco. Io ero pagato per fare 3-4 pezzi e il mio manager di allora mi diceva che se piacevo potevo anche andare avanti, ma non sono mai arrivato a fare il quarto brano".

Quindi, dopo tre brani, l’arrivo sul palco della band che lo accompagnerà per quasi due ore di emozioni con le sue più belle canzoni di 50 anni di carriera.

E a metà scaletta arrivano i grandi classici. Uno dietro l'altro, si parte con “Alice”, cantata da tutto il pubblico, poi “Sangue su sangue”, “Generale”, la “Storia siamo noi”, “Rimmel”, “Buonanotte fiorellino”, “La Leva calcistica della classe 1968” e l'immancabile “Donna cannone” che fa calare il sipario prima dei bis e il gran finale con “Viva Italia”. E stasera si replica. 

(Unioneonline/v.l.)

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