La realtà irrompe sul piccolo schermo e fa il pieno di ascolti con la storia "maledetta" e struggente di tre bambini adottati tra mille difficoltà da una coppia di parenti, dopo che la madre è stata barbaramente uccisa dal marito, nonostante ripetute richieste d'aiuto e denunce.

Una storia vera che diventa il simbolo dei tanti casi di femminicidio registrati periodicamente dalla cronaca e che fa riflettere sulle vittime "indirette" di questa violenza, le più fragili e inconsapevoli, ovvero i bambini. Una tragedia a lieto fine, che si conclude con la creazione di una nuova famiglia, nata da un atto d'amore istintivo dei due nuovi genitori, che hanno commentato così la visione della fiction: "In quattro ore abbiamo rivoluzionato la nostra vita. Solo dopo ci siamo resi conto di tutte le grandi difficoltà alle quali siamo andati incontro (…). Rifaremmo tutto».

E nello stesso giorno della programmazione tv il tema diventa oggetto di uno scontro politico tra la vicepresidente della Camera Mara Carfagna e il Governo giallo-verde, per la bocciatura dell'emendamento alla legge di Bilancio che prevedeva lo stanziamento di 10 milioni di euro per gli orfani di femminicidio.

"Una bastardata", ha commentato ieri la deputata di Forza Italia, prima firmataria della legge sullo stalking del 2009, che lo scorso anno ha proposto la legge speciale per i quasi 1700 bimbi privi di madre a seguito di femminicidio.

"Movimento 5 stelle e Lega hanno trovato soldi per tutto (…) ma non sono riusciti a far spuntare 10 milioni di euro per le famiglie che si prendono cura degli orfani di femminicidio - ha commentato la parlamentare - e delle migliaia di bambine e bambini che hanno spesso assistito all'assassinio della madre da parte del padre. È una vergogna che tradisce tutti gli impegni pubblici presi dai partiti della maggioranza".

(Unioneonline/b.m.)

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