In questo periodo sospendiamo l'oroscopo. Dal 28 marzo stiamo cercando di sostituirlo con un piccolo diario di una giornata tipo in casa, ai tempi del coronavirus, per continuare a trovarci col consueto appuntamento del mattino.

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"Non è che domani mi può prestare il cane?". Chi pensa a una battuta sbaglia perché è questo quello che mi sono sentita chiedere da un passante.

L'ho incontrato qualche giorno fa mentre col mio Pupi facevo il solito giretto intorno al palazzo. Nel rispetto delle norme contro il coronavirus, esco per la passeggiatina con l'amico a quattro zampe non più di tre volte al giorno e rimanendo vicino a casa.

In una di queste occasioni, è avvenuto lo strano episodio.

Un tizio, a 4-5 metri davanti me sul marciapiede, si ferma. Mi fermo anche io. Lui si gira e mi guarda. Io lo guardo, con espressione interrogativa. "Cosa succede?" mi viene da dire d'istinto perché non è comune che qualcuno ti fissi in quel modo lungo una via oltretutto deserta. In fondo mi preoccupo pure, "sarà mica un pazzo?", "scappo?" sono stati i miei pensieri.

Trascorso qualche secondo di silenzio dice: "Certo che lei è fortunata, avendo il cane può uscire quando vuole a prendere una boccata d'aria". "Veramente - rispondo - esco solo per i suoi bisogni, poche volte al giorno, come previsto". "E chi la ferma? Quando vedono il guinzaglio nessuno le chiede l'autocertificazione". "A parte il fatto che non è proprio così... buona serata", taglio corto.

Ma lui non demorde: "Per caso domani me lo può prestare qualche ora?". "Cosa?". "Il cane, glielo porto io a passeggio. È anche molto bello, come si chiama?". Pupi non è un animale prettamente da guardia ma gli abbiamo insegnato alcune parole-chiave, pronunciate con un certo tono, che lo fanno mettere in allarme. Una di queste combinazioni è "chi è-chi è". Data la situazione non troppo rassicurante, decido di sfruttare quella poca educazione che ha il mio amico a quattro zampe e rispondo: "Si chiama... chi-è chi-è" (col tono che Pupi conosce bene), lascio che il guinzaglio si allunghi fino ad avvicinarsi molto allo sconosciuto. E mi godo lo spettacolo. Il cane - che pesa 50 chili - corre, ringhia, punta il tizio che, molto spaventato, scatta all'indietro e fa per andare via.

"Scusi!! Ma non lo vuole più il cane?", si vede che ha cambiato idea... Furbetto.

Intanto #IoRestoAcasa
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