Il mondo si ferma e, sulla scia dell'emergenza coronavirus, si registra la chiusura forzata anche per diversi set delle serie televisive più amate. Da "Peaky Blinders" a "The Handmaid's Tale" passando per l'intramontabile "Un posto al sole", sono diverse le produzioni che hanno (momentaneamente) sospeso le riprese.

"Ciao ragazzi. Abbiamo interrotto la produzione della stagione 4 al fine di preservare la salute e la sicurezza del nostro cast e della troupe e di unirci al mondo nel tentativo di abbassare la curva del contagio", ha così annunciato sul suo profilo Instragram Elisabeth Moss, attrice protagonista di "The Handmaid's Tale" ("Il racconto dell'ancella") prodotto dall'americana Hulu e in Italia messo in onda da Tim Vision. "Questo show è la mia vita e questo cast e la troupe sono la mia famiglia", ha specificato l'artista. "Niente è più importante che assicurarsi che loro e tutti coloro che li circondano siano al sicuro. Speriamo di tornare in produzione non appena sarà sicuro farlo. Nel frattempo prendetevi cura di voi stessi. Mando tanto amore dalla nostra famiglia alla vostra".

Di diverso tenore (molto britannico) l'annuncio della produzione (Bbc) di "Peaky Blinders" ( il cui set è principalmente a Liverpool e Leeds) ma la sostanza resta la stessa: "Dopo molte considerazioni e, alla luce dei crescenti sviluppi inerenti al Covid-19, l'inizio della produzione di "Peaky Blinders 6" è stata posticipata", dice il post pubblicato sulla pagina ufficiale Instragram della produzione televisiva. "Un enorme grazie al nostro incredibile cast, alla troupe e ai nostri meravigliosi fan per il loro continuo supporto".

Blocco della lavorazione anche per la quarta stagione di "Stranger Things". "Ero al telefono con i vertici di Netflix quando è stata interrotta la produzione. Ho detto al cast ed alla squadra di lavoro che ci saremo per precauzione. Non c'erano membri della squadra malati, né qualcuno che dimostrava sintomi, ma è stato giusto fermarci", ha raccontato il produttore e regista Shawn Levy della serie al sito specializzato comicbook.com. "Quando sei sul set crei una micro-società, sei consapevole di ciò che sta accadendo fuori, ma in tutti i miei anni di lavoro fatico a ricordare una situazione come questa", ha commentato concludendo.

Dopo 33 anni ininterrotti di lavorazione (e messa in onda) ha dovuto capitolare anche la storica soap opera "Beautiful". Il set è a Los Angeles e per ora è stato imposto un fermo di due settimane.

Con il fiato sospeso anche in casa Abc dove è in preparazione la stagione numero 16 di "Grey's anatomy". Del nuovo medical drama sono già stati girati 21 episodi ma per far giungere a conclusione la nuova narrazione ne mancano ancoraquattro. Il girato però potrebbe coprire la programmazione di cinque settimane, la speranza è dunque (e non certo solo per loro e il settore dell'intrattenimento) che si possa tornare a lavorare per tempo e non spezzare la programmazione.

Ma veniamo alla storica soap italiana "Un posto al sole" che vede Napoli come suo scenario naturale dal 21 ottobre 1996, data della trasmissione della prima puntata. L'Italia è un Paese blindato e anche il set partenopeo ha dovuto chiudere i battenti. La messa in onda di nuovi e giornalieri episodi è garantita sino a venerdì 10 aprile dopodiché, da lunedì 13 aprile, Rai 3 programmerà una serie di repliche.

Alla lista degli stop si aggiungono il deludente "The Witcher", la seconda stagione di "Russian Doll", la settima e conclusiva parte della commedia "Grace & Frankie" con le esilaranti Jane Fonda e Lily Tomlin.

Di sicuro, però, per tutti noi (costretti giustamente a stare a casa) non manca l'offerta spalmata sui canali tradizionali e sulle piattaforme in streaming sul fronte delle serie tv. Altro discorso, ben più doloroso, è quello relativo all'arresto che l'industria dell'intrattenimento subisce sul fronte economico e occupazionale. Un dramma che ormai riguarda ogni settore affiancato alla tragedia del crescere di una pandemia che non sembra segnare ad oggi un segno di regressione.
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